Le opere della Fondazione Iannaccone invadono Palazzo Reale a Milano

Cindy Sherman, Francesco Vezzoli, Marinella Senatore e tanti altri artisti contemporanei protagonisti della mostra meneghina sui grandi temi del presente

Palazzo Reale a Milano è pronto ad aprire le porte della mostra Da Cindy Sherman a Francesco Vezzoli. 80 artisti contemporanei, visitabile dal 7 marzo al 4 maggio 2025. Con oltre 140 opere in mostra provenienti dalla Fondazione Giuseppe Iannaccone, l’esposizione è a cura di Daniele Fenaroli con la consulenza scientifica di Vincenzo de Bellis e rappresenta un’occasione unica per esplorare i temi della contemporaneità attraverso il punto di vista degli artisti tra i più noti a livello internazionale.

I temi del contemporaneo con la Fondazione Iannaccone

La mostra esplora l’arte contemporanea attraverso un’analisi di identità, corpo, sessualità e marginalità, mettendo in evidenza il lavoro di una vasta gamma di artisti. Tra questi, Wangechi Mutu, Raqib Shaw, e Luigi Ontani affrontano temi di identità e appartenenza culturale, spesso mescolando tradizione e modernità nelle loro opere, mentre Roberto Cuoghi e Tammy Nguyen indagano concetti di metamorfosi. Presenti nell’esposizione milanese i lavori di Hayv Kahraman e Hiba Schahbaz, che riflettono sulla diaspora e sul corpo come spazio di memoria. Imran Qureshi e Kiki Smith, invece, esplorano la condizione umana attraverso simbolismo e immagini viscerali.

La seconda parte della mostra include artisti come Tracy Emin e Lisa Yuskavage, che trattano la sessualità e la vulnerabilità femminile, mentre Shadi Ghadirian riflette sulle restrizioni culturali e le tensioni di genere nel mondo islamico. Altri come Muntean/Rosenblum, Martin Maloney e Katja Seib utilizzano l’iconografia popolare per esplorare linguaggi visivi e narrativa, oppure artisti come Francis Alÿs, Pietro Roccasalva e Andro Wekua trattano temi di viaggio e trasformazione. Tra gli altri, presenti anche i lavori di Giangiacomo Rossetti e Karen Kilimnik, che riflettono sul concetto di spazio e realtà. La mostra prosegue con Hernan Bas, Nicole Eisenman e Paola Pivi, che creano un dialogo sul corpo, il desiderio e la fluidità, e conclude con Adrian Paci, Marinella Senatore, Massimo Bartolini e Hannah Quinlan, che esplorano esperienze collettive e l’evoluzione dei ruoli sociali.

Un viaggio tra i linguaggi dell’arte

«La mostra invita i visitatori a intraprendere un viaggio attraverso le molteplici espressioni dell’arte contemporanea, capace di interrogare la nostra società e il nostro tempo con sguardi sempre nuovi – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi – le opere in esposizione esplorano tematiche cruciali come l’identità, il corpo, la memoria collettiva e il rapporto tra realtà e immaginario, restituendo un panorama artistico che riflette e interpreta la complessità del presente. Grazie alla straordinaria selezione di opere e artisti invitati, Palazzo Reale si conferma luogo di confronto e scoperta, arricchendo il programma della Milano Art Week con questo nuovo progetto».

L’insieme delle opere esposte evoca all’interno di ogni sala un motivo, una tendenza o un tema centrale nella produzione artistica contemporanea, che sia la riflessione sul corpo l’identità di genere o la ricerca di ogni forma di libertà, ma anche temi come la solitudine o l’indagine sulle dinamiche di gruppo. Un insieme di temi, insomma, che la mostra espone, e che si rincorrono costantemente all’interno del percorso espositivo, tenuti insieme dal duplice registro reale-immaginario che la attraversa.

Le parole del presidente della Fondazione Iannaccone

«È meraviglioso guardare la storia dell’arte e vedere – dichiara Giuseppe Iannaccone, Presidente della Fondazione da cui provengono gli esemplari in mostra – come gli artisti abbiano sempre esplorato i sentimenti, le emozioni, i piaceri e i tormenti degli esseri umani. Un’epoca segue l’altra, gli artisti si adattano ai fattori sociali ed economici della scena mutevole, inventando nuove forme di poesia; ma il cuore umano resta lo stesso e riesco a vedere un’essenza comune, una componente poetica condivisa, in ogni periodo dell’arte».

Promossa da Comune di Milano – Cultura, da Palazzo Reale e dalla Fondazione Giuseppe Iannaccone, la mostra ha visto la produzione esecutiva di Arthemisia ed è parte del programma della edizione 2025 di Milano Art Week. Tra le diverse realtà che la sostengono, l’esposizione ha ottenuto il patrocinio del Parlamento europeo per la rilevanza sociale dei temi trattati. Previsto anche un catalogo edito da Allemandi.

info: palazzorealemilano.it

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