
È iniziata ufficialmente la 75° edizione della Berlinale, il Festival Internazionale del Cinema di Berlino con il Gala di apertura al Berlinale Palast. Il film di apertura è l’ultimo lungometraggio di Tom Tykwer Das Licht- The Light. Durante il Gala di apertura, è stata presentata la giuria internazionale ed è stato assegnato l’Orso d’oro onorario che quest’anno è andato alla celebre attrice scozzese Tilda Swinton. L’inaugurazione è stata presentata dal rinomato attore, presentatore, regista e produttore lussemburghese Désirée Nosbusch. La nuova direttrice del festival Tricia Tuttle ha affermato ieri in conferenza stampa che “è fantastico poter condividere il festival con il pubblico oltre i confini di Berlino”. Tra i film in competizione Dreams di Michel Franco con protagonista Jessica Chastain, The Ice Tower di Lucile Hadzihalilovic con Marion Cotillard, Blue Moon di Richard Linklater con Margaret Qualley. Nella sezione Berlinale Special troviamo anche A Complete Unknown di James Mangold, molto atteso sul red carpet l’attore Timothée Chalamet per questa prima tedesca. Nell’intento della nuova direttrice, questa edizione del festival arrivata al 75° anno di vita, vuole riflettere su come “lo straordinario passato della Berlinale rimanga rilevante per il nostro presente”. Il festival è stato istituito nel 1951 per fornire uno spazio per il mondo per riunirsi, un festival che consente di connettersi e arricchirsi da altre culture. L’importanza di questi principi fondanti è stata raramente così urgente; in tutto il mondo, le persone guardano verso l’interno e iniziano a insultare coloro che percepiamo come diversi, come estranei. Uno dei grandi piaceri e doni del cinema è che ci aiuta a vedere il mondo attraverso gli occhi degli altri. Nelle prossime settimane, i frequentatori di festival incontreranno gli incredibili mondi che i nostri registi ci invitano a vedere. Ci sono film che esaltano la maestosità dell’ingegno umano, anche se si meravigliano di quanto spesso non riusciamo a sfruttare quel potere per il bene. Ci sono film che notano il nostro tribalismo, ma anche molti altri che si dilettano nei modi in cui la comunità e le connessioni umane danno significato al mondo. Ci sono avvertimenti e inviti all’azione, nonché storie d’amore, commedie, offerte di speranza, magia e meraviglia.”