La prima vendita di Sotheby’s in Arabia Saudita con l’asta Origins: Modern And Contemporary Art, nella storica Diriyah, sito UNESCO e fulcro della storia del Regno non è andata come ci si aspettava: il risultato non ha suscitato l’entusiasmo sperato, pur presentando un catalogo interessante, ma privo di picchi significativi. Molti lotti sono stati aggiudicati vicino alle stime minime, con alcuni addirittura rimasti invenduti.
Il debutto è avvenuto l’8 febbraio 2025 e prevedeva cataloghi con una selezione che spaziava dall’arte moderna e contemporanea, sia occidentale che araba, al mondo del lusso, con borse, gioielli e memorabilia sportivi. Così facendo, si offriva ai bidder, sia locali che internazionali, una variegata scelta di 100 lotti, pensata per soddisfare ogni tipo di gusto. Per quanto riguarda il settore delle arti visive, accanto ai grandi nomi storicizzati dell’arte occidentale, si trovavano molte opere legate al panorama arabo e che sembrano aver riscosso il maggiore successo e riconoscimento. Da René Magritte, Fernando Botero, Pablo Picasso, Andy Warhol e Refik Anadol, fino a Mohammad Al Saleem, Abdulhalim Radwi e Louay Kayyali.
Un debutto con criptovalute e una sessione inaugurale esclusiva
L’asta di Diriyah, oltre a significare l’ingresso di Sotheby’s in Arabia Saudita, anticipava l’inaugurazione della sua sede nell’iconica Al Faisaliah Tower di Riyadh. Inoltre, per la prima volta, i cataloghi delle due sessioni prevedevano la possibilità di effettuare pagamenti in criptovaluta per tutti i lotti. Per accede all’asta inaugurale era necessario un invito e biglietto. La cosa è del tutto inusuale considerato che le aste sono generalmente pubbliche e aperte a tutti.
L’evento ha visto l’esibizione del battitore Oliver Barker che ha condotto l’asta con grande maestria, senza rinunciare a qualche battuta leggera. Tuttavia, alcuni dei lotti più attesi dai collezionisti occidentali non hanno raggiunto i risultati sperati sebbene il totale finale abbia comunque superato i 17 milioni di dollari.
Anche se le opere in vendita non hanno riscosso il successo sperato, ci sono stati alcuni lotti che hanno avuto successo. Ad esempio, Society Woman di Fernando Botero (tra i top lot di Origins), proveniente dalla collezione di Fernando Botero Jr. Il dipinto è stato aggiudicato per un prezzo di 1 milione di dollari raggiungendo le stime previste di 800.000-1,2 milioni. La sua scultura Man on Horse, anch’essa dalla collezione della famiglia Botero, non ha invece ricevuto offerte sufficienti per superare la base di 1 milione di dollari ed è rimasta invenduta. Subject to Availability di Banksy ha invece trovato un nuovo proprietario tramite un’offerta telefonica per 1,2 milioni di dollari. La stessa cifra è stata raggiunta anche da L’État de veille di René Magritte (venduta online) oltrepassando la stima massima di 900.000 dollari.

Alcuni risultati
L’opera su carta Fleurs di Pablo Picasso, dopo numerosi rilanci e partendo da una stima di 50-70 mila dollari, ha raggiunto un prezzo di martello di 170.000 dollari, totalizzando 204.000 dollari. Molteplici anche le offerte anticipatrici per Il Mattino di Salvo, che è stato venduto, da una stima di 60.000-80.000 dollari, a 204.000 dollari. Sul fronte italiano, Due cavalli in riva al mare di Giorgio de Chirico ha rapidamente raggiunto i 408.000 dollari. Entusiasta è stata la risposta per The Light Underneath di James Turrell, che ha visto un sorprendente exploit, passando di mano per 660.000 dollari (ben oltre le stime di 120.000-180.000)
Grande successo anche per gli artisti legati al mondo arabo. Il dipinto Then What ?? di Louay Kayyali, proveniente dalla Samawi Family Collection di Dubai, ha ottenuto un nuovo record d’asta per l’artista, arrivando a 900.000 dollari. Vi è stata anche una vivace competizione per O’ God, Honor Them and Do Not Honor an Enemy Over Them di Mohammed Al Saleem, che è stato venduto per 660.000 dollari. Illumination Diptych (Makkiah Tale) di Ahmed Mater ha raggiunto 85.000 dollari, superando la stima di 50.000-70.000.
Sono, invece, rimaste invendute le opere Saut d’obstacle no. 2 di Gino Severini e La Légende égyptienne di Paul Delvaux, che, nonostante le offerte non sono stati aggiudicati. Anche Machine Hallucinations – Space | Chapter II: Mars, il dipinto creato con AI generativa da Refik Anadol, non ha raggiunto la stima minima di 800.000 dollari, fermandosi a 750.000 dollari di martello e concludendo la vendita a 900.000 dollari.


Successo per i collezionabili di lusso e memorabilia sportive
A chiudere la sessione Origins, sono stati proposti numerosi lotti e collezionabili di lusso tra cui borse, gioielli e memorabilia sportivi di alto livello. Tra gli oggetti più attesi, la maglia indossata da Michael Jordan, simbolo dell’NBA negli anni ’90, ha raggiunto un prezzo di martello di 960.000 dollari, avvicinandosi alla cifra di 1 milione di dollari. Per quanto riguarda i collezionabili di lusso, l’orologio Richard Mille, con una stima tra 1 e 1,5 milioni di dollari, non ha raggiunto le cifre sperate, ma ha comunque suscitato interesse. D’altro canto, un paio di orecchini Graff con diamanti ha ottenuto un eccellente risultato, passando di mano per 780.000 dollari. Tra le borse più esclusive, la leggendaria Birkin Himalaya, molto ricercata dagli appassionati, ha raggiunto una cifra impressionante di 336.000 dollari, confermandosi come uno dei pezzi più ambiti del mercato del lusso.
