Un tappeto come luogo di incontro. L’opera di Christopher Joshua Benton

Where Lies My Carpet is Thy Home. L'installazione di 66 metri realizzata con erba artificiale che racconta storie di tappeti e comunità

Christopher Joshua Benton, artista attivo a Miza (Abu Dhabi) e autore di opere a sfondo sociale, ha realizzato un’istallazione di 66 metri di lunghezza e 42 di larghezza per la Biennale di Arte Pubblica di Abu Dhabi. Il titolo dell’opera è Where Lies My Carpet is Thy Home che tradotto significa “dove si trova il mio tappeto è la tua casa”.

Il progetto di Benton

L’opera consiste in un grande tappeto realizzato in l’erba artificiale. L’artista trae ispirazione dalle storie personali condivise durante momenti di convivialità (indicati con il termine islamico majlis) nei quali gli interlocutori hanno ai loro piedi dei tappeti.

Situato di fronte al Carpet Souq di Abu Dhabi, questo progetto è stato sviluppato in stretta collaborazione con i mercanti del souk, che hanno condiviso storie e illustrazioni delle loro terre d’origine, principalmente Afghanistan e Pakistan. Le storie personali dei mercanti sono state incorporate nel design del tappeto, creando una serie di valli che rappresentano ciascuna una narrazione unica. Il design si ispira ai tradizionali tappeti di guerra afghani, reinterpretati in uno stile giocoso e pixelato che ricorda la tessitura kilim degli anni ’80. L’installazione funge da spazio pubblico per la comunità locale e rimarrà in loco per almeno tre anni.

Il tappeto che racconta storie di vita

Nell’istallazione raccoglie le vicende dei mercanti del souk e ogni disegno ne racconta la storia, come quella di Wali, un mercante afghano che sogna il suo meleto; Abdul, un pastore delle montagne settentrionali del Pakistan che commercia pecore; le storie degli espatriati e dei lavoratori di seconda generazione, che rievocano i loro padri, un tempo commercianti di tappeti ad Abu Dhabi.

Tra queste scene di vita, l’artista ha anche ripercorso il ciclo di produzione dei tappeti nelle sue diverse fasi. Si parte dalla raccolta della lana dalle pecore, alla colorazione delle fibre con metodi tradizionali, fino a arrivare alla loro vendita all’interno del souk.

Un’opera che trasforma il Carpet Souq in un luogo di incontro

Il Dipartimento di Cultura e Turismo di Abu Dhabi ha commissionato a Christopher Joshua Benton l’opera “Where Lies My Carpet is Thy Home” per la Biennale di Arte Pubblica di Abu Dhabi 2024–2025, curata da Reem Fadda e Carmen Hassan.

L’installazione si trova nel Carpet Souq, un mercato fondato 25 anni fa per volontà del fondatore degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Zayed. Egli creò questo quartiere per offrire uno spazio ai venditori di tappeti che non avevano una sede fissa in città. Tradizionalmente, la zona ospita negozi al piano terra e le abitazioni dei commercianti ai piani superiori. L’opera di Benton, quindi, funge ora da luogo di incontro per la comunità, colmando la precedente mancanza di spazi pubblici condivisi. Non a caso uno degli obiettivi della Biennale, ideata nell’ambito dell’iniziativa Public Art Abu Dhabi, è quello di esplorare il significato di “pubblico” e mostrare come l’arte possa favorire la creazione di legami all’interno della comunità.