BPER Banca, main partner di Arte Fiera Bologna per il prossimo triennio, ha annunciato nell’area stampa della kermesse Sabrina Mezzaqui con Lettere (Embroidered Letters) vincitrice della seconda edizione del BPER Prize, dedicato alla valorizzazione del talento e dell’empowerment femminile. Dopo il successo della scorsa edizione con Isola #49 di Stefania Galegati, la Banca continua con convinzione il percorso orientato all’inclusione e al contrasto della violenza di genere, unito ad un concreto sostegno al mondo dell’arte e della cultura.




L’opera entra così nella collezione permanente della Galleria BPER BANCA, offrendole ulteriore visibilità anche dopo la conclusione di Arte Fiera, grazie alla volontà di valorizzazione e fruizione del patrimonio artistico e archivistico dell’istituto, oggi ancora più ricco. La realtà artistica nata nel 2007, tra le maggiori corporate collection italiane, percorre la mission che l’omonimo brand bancario persegue da tempo: sostenere tramite iniziative concrete e sempre in evoluzione, come mostre ed eventi, una cultura viva, aperta, stimolante e capace di creare connessioni con i territori e tra le persone.


A selezionare l’artista, una rinomata giuria tutta al femminile: Serena Morgagni, Direttrice Comunicazione BPER Banca, Caterina Riva, direttrice MACTE, e Frida Carazzato, curatrice scientifica presso Fondazione Museion – Museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano e Sabrina Bianchi, Responsabile Heritage e Patrimonio Culturale di BPER Banca che ha ricordato come «con il Premio istituito da BPER abbiamo anche l’opportunità di portare al centro dell’attenzione temi sociali di grande attualità, attraverso il prezioso lavoro degli artisti che concorrono».
L’opera vincitrice del BPER Prize 2025 e la menzione speciale
Lettere (Embroidered Letters) di Sabrina Mezzaqui, Galleria Massimo Minini, andrà a valorizzare e accrescere la sezione contemporanea del percorso collezionistico iniziato negli anni ’50 del secolo scorso, con l’acquisto di opere d’arte destinate all’arredo degli spazi di rappresentanza. Ad oggi, lo spazio espositivo non è solo un museo, ma una realtà aperta allo scambio che vanta una coerente raccolta di opere d’arte di ambito emiliano-romagnolo dal ‘400 al ‘700, confermando il valore che il territorio ha da sempre per l’azienda. Menzione speciale invece a Arianna Zama con Rosa come le gengive dei leopardi e pastorello non ti scordar di me della Galleria Fuocherello.