In seguito all’obiezione dei funzionari rumeni e solo il giorno prima dell’asta prevista il 5 febbraio a New York, Christie’s ha ritirato il dipinto San Sebastiano del pittore e scultore seicentesco El Greco. La notizia è apparsa sul quotidiano Romania Insider, quando lo scorso 31 gennaio il primo ministro rumeno Marcel Ciolacu ha annunciato che un team di avvocati incaricato dal governo è riuscito a bloccare tempestivamente la vendita del capolavoro e che ora punta a recuperare l’opera con un valore stimato tra i 7 e i 9 milioni di dollari. Tra l’altro, le opere autografe dell’artista sono rare sul mercato e il record attuale è di 13,9 milioni di dollari per il San Domenico in preghiera, venduto da Sotheby’s a Londra nel luglio 2013.

Secondo infatti quanto sostenuto, l’opera farebbe parte del patrimonio culturale della del patrimonio culturale della collezione d’arte nazionale rumena. Secondo il rapporto governativo, l’olio su tela apparteneva a Re Carol I, il primo monarca della Romania, che salì al trono nel 1866 e iniziò ad acquisire ampiamente opere d’arte per la Royal Collection nel 1879, con l’obiettivo di decorare i palazzi reali. Grazie poi ai consigli dello studioso Felix Bamberg, il re sviluppò un particolare apprezzamento per la pittura spagnola, tanto da arrivare a possedere diversi dipinti di El Greco, la maggior parte dei quali apparteneva al re Luigi Filippo di Francia. Oggi, il Museo nazionale d’arte della Romania a Bucarest ospita tre importanti quadri dell’artista greco, provenienti da quella che un tempo era la Collezione Reale.


Il San Sebastiano, venne lasciato in eredità alla Corona rumena alla sua morte nel 1914: rimase nel Paese fino al 1976, quando la proprietà fu trasferita alla galleria Wildenstein & Co di New York, per poi essere acquistato da un collezionista anonimo. Restano mistero i 15 anni di intervallo tra la vendita prevista da Christie’s e l’acquisto del privato, in cui pare che il dipinto sia passato inosservato alle autorità rumene.
La risposta di Christie’s sulla vicenda di El Greco
Un portavoce della casa d’aste ha rilasciato una breve dichiarazione lo scorso 4 febbraio: «Abbiamo ricevuto una richiesta di informazioni sull’opera. Christie’s prende sul serio queste questioni e per eccesso di cautela sta ritirando il lotto in questo momento. Ci auguriamo di poter vendere quest’opera unica e spettacolare in una data successiva». L’azienda dunque, ha sospeso qualsiasi potenziale vendita almeno fino alla fine del mese: lo stato rumeno ha tempo fino al prossimo 28 febbraio per perseguire un’azione legale sull’opera d’arte.
