Con la curatela da Nathalie Crinière e Olivier Gabet la fashion exhibition aperta sino al 24 luglio 2025 è pronta ad entrare nella storia del museo più famoso del mondo, offrendo una nuova prospettiva sulle arti decorative attraverso il prisma del design della moda contemporanea. «Il Louvre è il libro dal quale impariamo a leggere» diceva del resto Paul Cézanne.

Considerando proprio l’immensità enciclopedica dello storico museo parigino, questa mostra segue un approccio metodologico orientato all’esplorazione e alla narrazione degli stili decorativi, dei mestieri artistici e dell’ornamentazione: numerose infatti nell’istituzione le pregiate collezioni di tessuti, fra arazzi, abiti e preziosi pezzi d’arredo. L’esposizione porterà in scena la creatività di circa 45 stilisti e maison, tra cui Iris Van Herpen, Alexander McQueen, Jacquemus e Vivienne Westwood, oltre a pezzi d’archivio di Chanel, Givenchy, Jean Paul Gaultier, Loewe, Balenciaga e Mugler, in un profondo dialogo che delicatamente si instaura fra i meravigliosi capolavori delle sale, vera e propria apoteosi glamour che lascia sognare.



Nessun itinerario tradizionale per i visitatori, ma soltanto un invito a vagare: si va da Bisanzio al Medioevo sino alle stanze dedicate alla magnificenza e all’esuberanza di Napoleone III, dove le opere più preziose si riflettono in silhouette sublimi, fino ai maestosi arazzi esposti nelle stanze rinascimentali fra ceramiche smaltate e armature finemente lavorate, in perfetta armonia con i pezzi di design più contemporanei per un viaggio haute couture nel tempo.

La moda ai tempi di Napoleone III
Ricchezza, sfarzo e richiamo al passato sono le parole chiavi che caratterizzano lo stile Napoleone III, noto anche come stile Secondo Impero. Tra elementi ripresi dal Barocco, dettagli decorativi intricati, utilizzo di materiali preziosi e tessuti pregiati tra cui il velluto, la seta e il broccato, questo stile ha il suo apice tra il 1852 e il 1870.

Simmetria ed eleganza uniti a motivi floreali e geometrici sono tra le caratteristiche principali che definiscono e rendono unici i preziosi abiti di quel periodo, rispecchiando di conseguenza il panorama socio-culturale ed economico della Francia del XIX secolo.

Ricordiamo che la Rivoluzione del 1789 aveva portato al crollo del tradizionale ordinamento gerarchico della società con l’ascesa della ricca borghesia: il progressivo allargamento della fascia di popolazione, permetteva a molti di interessarsi alla moda. Nonostante ciò, per tutto il Secondo Impero, fu la nobilità a dettare legge, come l’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III. Successivamente, l’invenzione dei grandi magazzini nei primi anni ’50, contribuì alla diffusione di abiti e accessori ed è proprio in questo periodo che nascono le prime riviste di moda in Francia, contribuendo a diffondere la moda parigina, ancora oggi vero e proprio esempio di stile.