L’arte contemporanea torna al Louvre con Luc Tuymans

Un progetto che segna il ritorno dell'atto pittorico tra le mura del museo francese: Luc Tuymans realizza un'opera inedita ed effimera

L’Orphelin è la nuova creazione presentata da Luc Tuymans lo scorso 22 maggio al Louvre di Parigi e che tra un anno verrà però ricoperta. L’affresco monumentale site-specific è stato realizzato precisamente nella Rotonda di Valentin de Boulogne, vicino alle sale dedicate non a caso, visto le origini dell’artista di Anversa – alla pittura fiamminga. I quattro murali che compongono la rappresentazione sono in realtà liberamente ispirati ad un’altra sua opera del 1990, The Orphan, purtroppo perduta.

Tuymans è indubbiamente un artista dal complesso vocabolario visivo: la sua arte concettualizza immagini, cerca di esprimerle in tutta la sua potenza senza celebrare mai il soggetto. Ed è qui che cade il paradosso. I suoi dipinti, un soggetto sembrano proprio non averlo: è il suo gesto ancorato su tela, i suoi colori bruscamente interrotti che catturano lo sguardo, gli inquietanti sfondi neri, a creare una frammentazione talmente potente, che ogni raffigurazione si annulla e persiste solamente se osservata nella sua totale e intricata evoluzione.

Dopo il cielo blu Giotto dipinto sul soffitto della Salle de Bronzes da Cy Twombly nel 2010 e finito al centro di delicate controversie tra la stessa Fondazione Twombly e l’istituzione parigina, l’intervento di Luc Tuymans è tra le più potenti e delicate invasioni di arte contemporanea fra le mura del museo settecentesco. E lo fa con un coraggioso azzardo, è non è poco: nel tempio dell’antico per eccellenza, nella sua pittura non vi è alcun tributo al passato, ma un’arte inedita e attuale, che -tristemente consapevole della sua fugacità- nasce per sé stessa e per sé stessa esiste.

info: louvre.com