Musei d’arte nel mondo: tra restyling e nuove aperture

Aperture e ampliamenti nel 2025 come il nuovo Studio Museum di Harlem e gli ultimi ritocchi al Saadiyat Cultural District di Abu Dhabi

Il 2025 si prospetta come un anno ricco di inaugurazioni di nuovi musei e progetti ambiziosi. Città europee come Parigi, Rotterdam, e Lisbona, ma anche New York, Abu Dhabi e Taipei, offriranno la possibilità di visitare nuove costruzioni dall’aspetto ultra-contemporaneo o edifici ristrutturati e riconvertiti per ospitare arte e cultura. Ecco tutte le novità del 2025 da non perdere.

Studio Museum di Harlem, New York, Stati Uniti

A seguito di una significativa ristrutturazione, lo Studio Museum di Harlem riaprirà in autunno. Il l’edificio si presenterà nella sua nuova veste sulla 125esima strada sorgendo sull’impronta della precedente sede del museo che occupava dagli anni Ottanta. Fondato nel 1968 da artisti, attivisti e filantropi, promuove artisti di origine africana e il loro lavoro

La costruzione è stata progettata dallo studio Adjaye Associates ed è dotata di una terrazza sul tetto realizzata da Studio Zewde. Il suo design cerca di richiamare le chiese storiche, i teatri e gli edifici residenziali del quartiere e si tratta della prima struttura realizzata appositamente per lo Studio Museum.

Come omaggio alla prima esibizione del museo di 57 anni fa, la mostra inaugurale sarà dedicata allo stesso artista: Tom Lloyd (1929-1996). Da allora, questa sarà la prima mostra personale dell’artista all’interno di un museo e comprenderà 20 sculture e opere su carta, oltre a materiale d’archivio. Anche la collezione permanente dello Studio Museum, che conta circa 9.000 opere, inaugurerà il nuovo spazio, con pezzi di Romare Bearden, Dawoud Bey, Jordan Casteel, Barkley L. Hendricks, Seydou Keïta, Norman Lewis, Lorraine O’Grady e Faith Ringgold. Popoleranno la facciata, l’atrio e altri spazi dell’edificio opere di Houston E. Conwill, David Hammons e Glenn Ligon.

New Museum, New York, Stati Uniti

Nel 2025 vedrà la luce il progetto di Rem Koolhaas e Shohei Shigematsu (OMA) che raddoppierà lo spazio espositivo del New Museum di New York. Si espanderà di sette piani nella sua sede del Lower East Side con l’aggiunta di spazi per la programmazione pubblica e residenze d’artista (compreso il famoso Rhizome, programma di arte digitale). Varrà ampliato l’atrio e la libreria del museo, e si aggiungerà un ristorante da 80 posti. Le installazioni d’arte, performance e incontri avranno spazio all’interno di una nuova piazza pubblica all’aperto.

L’ampliamento occuperà il lotto adiacente, con collegamenti tra le strutture, dell’edifico progettato dagli architetti Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa (fondatori dello studio SANAA). Questo, fondato nel 1977 dalla storica dell’arte Marcia Tucker, si trova dal 2007 sulla Bowery. La facciata dello spazio aggiuntivo è destinata a completare quella dell’edificio originale e sarà realizzata in vetro stratificato e rete metallica.

Saadiyat Cultural District, Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti

Di enorme ambizione il progetto della città di Abu Dhabi che sta progettando di aprire quattro musei nei prossimi anni che si uniranno al Louvre Abu Dhabi con l’intento di creare una fitta concentrazione di luoghi per la cultura. Il completamento della costruzione del distretto è previsto per il 2025, mentre le date di apertura dei singoli musei devono ancora essere annunciate.

Il fulcro del distretto sarà il Zayed National Museum, che onorerà l’eredità del padre fondatore del Paese Zayed bin Sultan Al Nahyan. Nell’edificio progettato da Foster + Partners verrà celebrata la storia e la cultura della nazione con una costruzione formata da cinque “ali di falco” che fungeranno da torri di raffreddamento naturali.

Il Guggenheim Abu Dhabi sarà il più grande, non solo del distretto, ma anche dei quattro musei Guggenheim. È stata creata, infatti, una vasta collezione di opere d’arte contemporanea con lavori di grande importanza come Julie Mehretu, Dia Al-Azzawi e altri importanti artisti degli Emirati Arabi Uniti come Najat Makki e Hassan Sharif.

Sarà possibile poi incontrare Stan, un fossile di T-rex di 67 milioni di anni fa, e vedere un pezzo di un meteorite di sette miliardi di anni fa all’interno del Natural History Museum Abu Dhabi. Qui lo spettatore potrà immergersi in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio. Accanto ci sarà un avamposto del teamLab, un’esperienza di arte immersiva con sede a Tokyo.

Fondation Cartier, Parigi, Francia

Con un progetto firmato dall’architetto Jean Nouvel apre nel 2025 una la nuova sede di Fondation Cartier pour l’art Contemporain a pochi passi dal Louvre in occasione del suo quarantesimo anniversario. Questa sostituirà l’attuale sede del quartiere di Montparnasse inaugurata nel 1994 dallo stesso Nouvel. Qui potranno essere esposte. L’edificio, nato come Grand Hôtel du Louvre e inaugurato nel 1855, ha conosciuto diverse vite: l’architetto ha così ideato uno spazio capace di intrecciare il presente con la memoria storica.

In omaggio agli artisti con cui la Fondation ha collaborato nel corso degli anni decorano le vetrate del futuro edificio i ritratti di personaggi di rilievo come lo stesso Jean Nouvel, Agnès Varda, Takeshi Kitano, Patti Smith, Ron Mueck, Sheroanawe Hakihiiwe.

PoMo, Trondheim, Norvegia

Inaugura il 15 febbraio 2025 nel centro di Trondheim, in Norvegia, PoMo che occuperà cinque piani di un ex ufficio postale in stile Art Nouveau progettato dall’architetto norvegese Karl Norum. Monica e Ole Robert Reitan, a capo della omonima holding e collezionisti, hanno deciso di rendere fruibili e accessibili al pubblico le opere della propria raccolta. Questa comprende opere di rilievo come alcune di Louise Bourgeois, Anne Imhof e Katharina Fritsch. Questo museo contemporaneo è difatti incentrato sull’acquisizione di opere di artiste donne e ospiterà due mostre temporanee all’anno.

Macam, Lisbona, Portogallo

A Lisbona, lo storico palazzo del XVIII secolo Palácio Condes da Ribeira Grande di Lisbona, tra i quartieri artistici di Alcântara e Belém, diventerà presto un nuovo punto di riferimento per l’arte contemporanea con l’apertura del Museu de Arte Contemporânea Armando Martins. Oltre a un museo, che inaugurerà il 22 marzo, accoglierà la collezione privata del suo fondatore, l’imprenditore Armando Martins, e opere di altre provenienze. Il complesso ospiterà anche un hotel di lusso a cinque stelle. Un elemento centrale del progetto sarà la cappella del palazzo, che accoglierà Trinity, un’installazione dell’artista spagnolo Carlos Aires. L’opera, ispirata al cristianesimo e alla guerra, prende il nome dal codice assegnato da Oppenheimer al primo test della bomba atomica, creando un potente dialogo tra storia, religione e conflitto.

Fenix Museum, Rotterdam, Paesi Bassi

In apertura il 16 maggio, Il Fenix Museum racconterà la storia della migrazione attraverso l’arte contemporanea, l’architettura, la fotografia e la storia. Ma Yansong, dello studio di architettura MAD di Pechino, ha creato uno spazio situato in un magazzino portuale di Rotterdam del 1920. Elemento cardine del progetto, il volume centrale denominato Tornado si distingue per la sua forma a spirale e le linee organiche, concepite per evocare il tema delle migrazioni. Una scala, che parte dal livello del suolo e si avvolge gradualmente fino a trasformarsi in un osservatorio, consente ai visitatori di ammirare uno spettacolare panorama sulla città e sul fiume Maas. Nei suoi ampi spazi espositivi disposti su due piani sarà possibile osservare la collezione, ssemblata da Wim Pijbes, direttore della fondazione Droom en Daad che includerà anche opere appositamente commissionate ad artisti emergenti come Beya Gille Gacha, Efrat Zehavi, Chae Eun Rhee, Raquel Van Haver e Hugo McCloud.

New Taipei City Art Museum, Taipei, Taiwan

Il New Taipei City Art Museum (NTCAM) apre dopo 5 anni di lavori a Taipei. Rappresenta il primo museo civico d’arte della città attento alla cultura locale e il rinnovamento urbano.

Situato nel distretto di Yingge, la costruzione si identifica come un come il primo museo civico d’arte della città all’interno di un territorio densamente popolato e ricco di bellezze naturali. L’edificio è stato progettato dallo studio taiwanese KRIS YAO | ARTECH, vuole unire l’estetica urbana e l’ecologia naturale: situato su un terreno bonificato dove confluiscono i fiumi Yingge e Dahan, si fonde armonicamente con il paesaggio naturale. La facciata si presenta con una composizione di tubi di alluminio di altezze e lunghezze variabili associati a dei pannelli, sempre di alluminio, collocati in modo sfalsato. L’intento è quello di ricreare l’effetto delle canne che ondeggiano al vento e, al contempo, mascherare l’edificio.