BRAFA 2025, la fiera di Bruxelles compie 70 anni

Continuità con il proprio passato e qualità saranno i tratti distintivi di BRAFA 2025. Special guest della fiera, l'artista Joana Vasconcelos

Sono settanta le candeline che nel 2025 spegne BRAFA, tra le fiere più longeve e prestigiose d’Europa. Tornando anche quest’anno nel segno dell’eclettismo, la manifestazione celebrerà la sua 70esima edizione dal 26 gennaio al 2 febbraio a Bruxelles, riconfermandosi un appuntamento imperdibile nel calendario del mercato dell’arte. Ad accompagnare i festeggiamenti, anche l’esordio del nuovo presidente della fiera Klaas Muller, che comincia il proprio mandato rafforzando il focus sull’arte antica e classica, ma anche ampliando il panorama delle specialità rappresentate.

BRAFA: una storia tra antichità e arte contemporanea

BRAFA nasceva 70 anni fa nel 1965 con il nome di “Foire des Antiquaires” nella Salle Arlequin delle Galeries Louise di Bruxelles. L’iniziativa, ideata da Charles Van Hove, all’epoca presidente della Camera belga degli antiquari, mirava a riunire i principali antiquari del Paese. Le sole due fiere d’arte internazionali in grado di competere con questa erano, a quel tempo, Grosvenor House a Londra e Prinsenhof a Delft. Il successo fu immediato e nel 1968 il numero crescente di partecipanti spinse gli organizzatori a spostare l’evento al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, una sede più adatta alle ambizioni della fiera.

Attirando un numero sempre maggiore di espositori dall’estero, l’evento crebbe a livello internazionale. Da qui prese il via una trasformazione, iniziata nel 1995 sotto l’influenza di Christian de Bruyn, che ha presieduto la fiera dal 1971 al 2002. BRAFA si è poi spostata all’Expo di Bruxelles nel 2022: nel corso di questi cambiamenti la fiera ha avuto molto successo soprattutto per la fedeltà dei suoi espositori, elemento che ha garantito nel tempo una forte continuità.

Le novità di BRAFA 2025

Saranno 130 le gallerie provenienti da 16 Paesi che prenderanno parte a BRAFA 2025. Tra queste, saranno presenti sedici nuovi espositori, come COLNAGHI, con sede a Londra, New York, Madrid e Bruxelles, e le gallerie londinesi DYS44 Lampronti e Stoppenbach & Delestre. Quanto a presenza italiana, saranno 11 le gallerie in fiera, tra cui la nuova partecipante Galleria Valerio Turchi di Roma, mentre confermano anche Mearini Fine Art di Perugia, Romigioli di Legnano e Robertaebasta Gallerie di Milano.

Accanto alle new entries, sarà presente in fiera come special guest l’artista portoghese Joana Vasconcelos, che nella sua carriera trentennale ha utilizzato un’ampia varietà di mezzi di comunicazione. Pur prediligendo i tessuti, Joana Vasconcelos lavora infatti anche con cemento, metallo, ceramica, vetro e oggetti trovati. È famosa per le sue sculture monumentali e le installazioni immersive, realizzate con l’ambizione di decontestualizzare gli oggetti quotidiani e di rivisitare il concetto di artigianato nel XXI secolo. A BRAFA 2025 esporrà due Valchirie, sculture ispirate alle figure femminili della mitologia norrena che sorvolavano i campi di battaglia riportando in vita i guerrieri più coraggiosi per unirsi alle divinità del Valhalla.

Protagonista di BRAFA 2025 anche il Royal Institute for Cultural Heritage (KIK-IRPA), che esporrà una selezione di opere della sua collezione dimostrando il suo impegno nel preservare e promuovere il patrimonio belga a livello internazionale. Il Royal Institute conta infatti una preziosa collezione di oltre 27.000 opere e 27 fondi archivistici, che ha affidato a quasi 100 musei e istituzioni in tutto il Belgio. Partecipando alla fiera, l’istituzione vuole rendere i capolavori accessibili al grande pubblico, sottolineando c di sottolineare la sua missione di proteggere il patrimonio belga per le generazioni future.

info: brafa.art

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