Torna anche quest’anno Capodarte, una festa lunga un giorno che celebra la Capitale il primo dell’anno con eventi culturali diffusi in tutti i municipi. Giunta ormai alla quarta edizione, la manifestazione porterà in città un calendario completamente gratuito di oltre 100 iniziative che quest’anno metteranno al centro la vocazione plurale, interculturale e intergenerazionale della Città Eterna. Il 1° gennaio Roma Capodarte 2025 Città nel Mondo si prepara quindi a festeggiare il nuovo anno tra danza, cinema, teatro, arte, musica e letteratura.
«Capodarte 2025 ha un programma vastissimo», ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri nel presentare il programma con l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio e gli artisti Tosca, Rancore e Giancane. «Sarà una giornata straordinaria di cultura, arte, musica, concerti e soprattutto di partecipazione diffusa in tutti i Municipi – ha proseguito il sindaco – a Largo Arquata del Tronto a San Basilio dove si esibirà Giancane e nel Parcheggio dell’I.C. Pablo Neruda di via di Casal del Marmo dove canterà Rancore ci sarà una bella novità; i microfoni accessi a disposizione dei giovani musicisti. E ancora Tosca che ci porterà un coro di 200 voci ed eseguirà una versione dell’Adeste Fideles in iracheno».
Saranno 80 gli spazi cittadini che ospiteranno il programma multidisciplinare di Capodarte 2025. Tra questi, i Musei Civici e gli altri spazi espositivi di Roma Capitale, le biblioteche comunali, i teatri, i cinema e i molti altri luoghi della cultura eccezionalmente e gratuitamente aperti per l’occasione. Ma non mancheranno appuntamenti nelle piazze, nelle vie e in tantissimi altri spazi della città in cui sarà possibile festeggiare l’inizio del 2025 all’insegna della cultura e dell’intrattenimento di qualità. «Sono davvero colpita dalla bellezza di questa cultura del decentramento. Io che sono nata in periferia so cosa significa andare a cercare cose e non trovarli nel quartiere. È un segnale importante da sottolineare», ha dichiarato Tosca, che si esibirà al Gianicolo.
La diffusione degli eventi tra centro e periferia rappresenta allora un’opportunità, come hanno affermato anche gli altri due artisti presenti, Rancore e Giancane. Una tendenza, questa, perseguita da Roma Capitale. A ricordarlo è stato l’assessore alla cultura Smeriglio, che ha affermato: «Città nel mondo significa città aperta, interculturale e intergenerazionale. Nei fondi PNRR dedicati alla cultura abbiamo inserito ‘l’indice di perifericità’ che premia gli eventi che avvengono più lontani dal Campidoglio, per permettere di vivere la grande bellezza anche fuori dal centro».
info per il programma completo: comune.roma.it