Si è spento all’età di 89 anni Gian Paolo Barbieri, che in cinquant’anni di carriera ha immortalato i momenti più importanti della moda italiana e internazionale. A raccogliere l’eredità del fotografo, tra i più iconici del secondo Novecento, è la fondazione che porta il suo nome, istituita per «lasciare alle generazioni future – spiegava Barbieri – qualcosa che possa essere utile loro nell’intraprendere questo mestiere, sempre più difficile e complesso». Classificato nel 1968 dalla rivista Stern come uno dei quattordici migliori fotografi di moda al mondo, oltre che vincitore nel 2018 del premio Lucie Award 2018 come Miglior Fotografo di Moda Internazionale, Barbieri è scomparso a Milano il 17 dicembre 2024.
Gian Paolo Barbieri: una carriera tra fotografia, cinema e moda
Nato nel capoluogo meneghino nel 1938 da una famiglia specializzata nel commercio di tessuti, Gian Paolo Barbieri ha cominciato la sua carriera nelle realtà teatrali lavorando come attore e costumista. Proprio in questi contesti ha scattato le prime fotografie: con un linguaggio che ha attirato la critica internazionale, Barbieri si è poi spostato a Parigi negli anni Sessanta, dove ha lavorato come assistente del Harpeer’s Bazaar Tom Kublin. Tornando poi a Milano ha aperto il suo studio, cominciando a lavorare con prestigiose riviste del gruppo Condé Nast, diventando tra gli anni Settanta e Ottanta autore delle immagini pubblicitarie più iconiche nel settore della moda. Il suo nome è stato infatti legato a quello delle maggiori maison internazionali, da Valentino a Dolce & Gabbana, fino a Vivienne Westwood.