Tra le mura parmensi di Spazio Display si annida l’ultima ricerca artistica di Meletios Meletiou, visibile sino al 19 gennaio. Curata da Ilaria Monti, la mostra è sponsorizzata da Producer 360 e supportata da Halime Özdemir-Larusso. L’installazione site-specific Sinodós invade l’area espositiva, tra materiali estremamente contrastanti e una luce che turba, ma inevitabilmente attira. La parola greca Συνοδός allude, non a caso, alla sfera semantica del cammino: l’artista cipriota indaga la complessità linguistica delle sue origini, concependo l’opera come un vagabondaggio disorientante tra percezioni e associazioni spontanee.



Un forte senso di scombussolamento, un’intuizione di smarrimento, è ciò che infatti anima chiunque si trovi di fronte quel pupazzo di poliuretano termoplastico che abita sospeso l’area, instaurando un intimo dialogo con le sculture disperse sul pavimento. L’articolazione spaziale è interrotta e frammentata da un oggetto ingombrante e apparentemente privo di significato, una sorta di amuleto o un ricordo d’infanzia e, proprio come accade in un vagabondaggio, lo spettatore è invitato a perdersi e ritrovarsi, fra le partiture di luci ed ombre.

La trasparenza dell’opera, dovuta al particolare materiale sintetico del pupazzo, attiva uno scenario visionario trasformando l’oggetto in un dispositivo ottico attraverso cui è riformulare e reinterpretare lo spazio circostante. La dimensione intima e domestica stride con le cortine esterne di edifici monumentali. Se nel saggio La società della trasparenza, l’autore contemporaneo Byung-Chul Han s’interroga sulla portata culturale e sull’idealizzazione della trasparenza nella nostra società, l’installazione dell’artista rovescia il concetto stesso di limpidezza come elemento di verità, conferendogli un utilizzo magico e ludico in un’epifania con cui trasformare lo spazio, dove tutto può accadere.


Come spesso accade nella sua ricerca, i confini tra realtà e finzione si dissolvono, annullando i limiti tra dentro e fuori, in una intimità che distrugge la distanza, anche quella necessaria al gioco, dove è impossibile delimitare i confini di se stessi, che si disperdono e si ritrovano in un vortice continuo.

All photos Meletios Meletiou, Sinodós, 2024, exhibition view, DISPLAY, Parma, Italy
Courtesy of the Artist and DISPLAY
Ph. Antonin Roure
Dal 30 novembre 2024 al 19 gennaio 2025
Spazio Display, Parma