Per la prima volta sotto la supervisione del direttore del Macro Luca Lo Pinto, la rassegna intitolata Objects in mirror are closer than they appear è allestita negli spazi di COSMO Trastevere, affronterà attraverso le opere di quattordici artisti il tema delle false percezioni. L’inaugurazione avverrà il prossimo 18 dicembre e Lo Pinto, ha parlato dell’esposizione finale del Master come «un’epifania collettiva che aspira a mettere a tempo questa polifonia di voci».
«Fare è il miglior modo per imparare, diceva Giacomo Leopardi. È anche il principio che regola il modello formativo del Master in Art Management della Luiss Business School. Attraverso la messa in pratica degli strumenti appresi in aula, le studentesse e gli studenti del Master» ha aggiunto Luca Pirolo, Head of Master Degree Programmes «sperimentano da subito le loro conoscenze e competenze, dando vita ad una restituzione frutto di impegno personale e passione. Con un progetto culturale solido dal punto di vista scientifico e innovativo sotto gli aspetti allestitivi e organizzativi».
Come per ogni edizione del Premio Internazionale di Generazione Contemporanea, l’evento è organizzato dagli studenti in ogni suo aspetto: «Abbiamo lavorato nel corso di tutto un anno mettendoci nei panni di professionisti della curatela e dell’allestimento di mostre. Ci siamo occupati tra le tante cose”, hanno spiegato gli studenti del Collettivo Curatoriale, “di assicurazioni, trasporti, budget, comunicazione, location scouting, relazioni con gli artisti e con la stampa, redazione del catalogo. Ma la sfida più grande è stata l’elaborazione, insieme a Luca Lo Pinto, di un concept che esprimesse al meglio l’eterogeneità di ventitré curatori, riscontrabile anche nella rosa di artisti, opere e media scelti».
Gli artisti in mostra
Nel percorso espositivo, il visitatore è invitato a riflettere sui diversi modi di percepire la realtà, soffermandosi su quel confine che persiste fra il vero e il falso. L’intento è sottolineare quanto il senso di familiarità provato nei confronti di ciò che si vede non sia sufficiente per affermare che si tratti di qualcosa di reale. Negli ambienti di COSMO, l’ex chiesa cinquecentesca del Rione Trastevere, la riflessione scaturisce attraverso il lavoro di undici artisti.
In mostra i video di Rä Di Martino ed Elisabetta Benassi a cui si aggiungono le installazioni di Gaia Di Lorenzo e Giovanni Kronenberg. Uno scatto di Olivo Barbieri racconta una città immaginata come modellino architettonico, Luca Grimaldi, con una grande tela, ritrae Roma attraverso una riflessione sul tema dell’identità della Capitale. Tra gli altri artisti presenti Domenico Antonio Mancini, Emilio Vavarella e
Federica Di Pietrantonio che dipinge i mondi virtuali dei gamer e degli youtuber. Infine, è esposto
un volume – l’ultimo pubblicato – del Codex Seraphinianus ad opera dell’artista Luigi Serafini.
Agli artisti già citati: Daniele Di Girolamo, Andrea Polichetti e WangYuXiang selezionati a seguito dei risultati del Bando Premio Internazionale Generazione Contemporanea. Si tratta di un’opportunità aperta ad under35 poi selezionati da una giuria che sceglierà i finalisti; questi parteciperanno di diritto alla mostra, mentre il primo classificato tra loro riceverà anche il premio-acquisto dell’opera, che entrerà a far parte della collezione della Luiss Business School. Il vincitore verrà annunciato in occasione del vernissage.
Ad arricchire la mostra, un catalogo realizzato dagli studenti del Collettivo Curatoriale coordinati
dal docente Lorenzo Micheli Gigotti: il volume conterrà testi inediti sugli artisti, immagini delle
opere in mostra e una raccolta di saggi firmati dagli studenti.
Dal 18 dicembre al 15 gennaio 2025
Spazio COSMO, Trastevere