Casa Balla è finalmente patrimonio dello Stato

Dopo lunghe vicende legate alla proprietà dell'appartamento, l'opera d'arte totale di Balla diventa ufficialmente bene pubblico

Per una cifra che oscilla tra i 6 e i 7 milioni Casa Balla è stata finalmente acquistata dallo Stato. L’appartamento al quarto piano di via Oslavia, dove il pittore visse e lavorò dal 1929 alla morte, che contiene opere e decorazioni di inestimabile valore, è ora ufficialmente Patrimonio pubblico.

L’annuncio era già stato fatto ad aprile di quest’anno dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano e dall’allora Presidente Alessandro Giuli, ma la comunicazione ufficiale di questa mattina chiude, dopo quasi mezzo secolo dopo la morte dell’artista, una vicenda durata anni legata alla contesa sull’eredità dell’immobile e alla chiusura al pubblico dello spazio a lungo sottoposta anche a sigilli giudiziari.

LA STORIA DI CASA BALLA

Nel giugno del 1929 la famiglia Balla si era trasferita nell’abitazione nel quartiere romano Della Vittoria.
Giacomo Balla con la moglie Elisa Marcucci e le loro due figlie Luce ed Elica entrano nell’appartamento che diverrà per loro la casa della vita, un luogo trasformato in opera d’arte.

Elica e Luce, entrambe decedute agli inizi degli anni ’90, che all’interno hanno lasciato a loro volte le loro opere lo abitarono fino alla loro morte. Dalla fine degli anni ’90, l’appartamento era rimasto “invisitabile”: situazione lamentata dalla nipote Patrizia, nonostante i tentativi di dialogo con le istituzioni, per renderle accessibile sostenendo anche gli eredi nel suo mantenimento.

Solo nel 2004 l’appartamento viene vincolato dallo Stato e nel 2018 si realizza la definitiva messa in sicurezza grazie alla collaborazione di Banca d’Italia e della Soprintendenza speciale di Roma. Della sua apertura se ne era parlato intensamente nel 2009: all’epoca l’allora assessore capitolino alla Cultura Umberto Croppi seguiva da vicino le fasi di restauro con l’idea di aprirlo, col sogno di mettere in rete in un circuito virtuoso le case-museo degli artisti di Roma.

L’APERTURA DELL’APPARTAMENTO GRAZIE AL MAXXI

Nel 2021 arriva la svolta e, grazie al programma del MAXXI curato da Bartolomeo Pietromarchi e Domitilla Dardi Casa Balla. Dalla casa all’universo e ritorno, Casa Balla apre le porte al pubblico grazie a un accordo con gli eredi.  Aperta in occasione dei 150 anni dalla nascita del maestro (Torino 1871- Roma 1958) Dal 17 giugno al 21 novembre 2021 grazie alla collaborazione interistituzionale del MAXXI con la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma e il contributo di Banca d’Italia, ha registrato sempre il tutto esaurito. Successivamente, a grande richiesta, dal 6 aprile al 15 luglio 2023 , si organizzano nuove visite private su prenotazione.

CASA BALLA, LABORATORIO DI SPERIMENTAZIONE FUTURISTA

Casa Balla è un laboratorio di sperimentazione fatto di pareti e porte dipinte, mobili e arredi decorati, utensili autocostruiti, quadri e sculture, abiti disegnati e cuciti in casa e tanti altri oggetti che, insieme, hanno creato un unico e caleidoscopico progetto totale. La Casa è un’officina, un universo costellato di forme e colori nel quale tutt’oggi si respira un’atmosfera che riflette le idee espresse nel manifesto sulla Ricostruzione futurista dell’universo, firmato da Giacomo Balla e Fortunato Depero nel 1915. Nell’universo balliano convivono funzionalità ed estetica creando un connubio nuovo e vitale: l’Arte investe tutto e gli oggetti ideati e costruiti per l’uso quotidiano, tavolini, sedie, scaffali, cavalletti, posacenere, piatti, piastrelle, seppur poveri nei materiali, sono ricchissimi nella vena creativa e rendono l’appartamento un luogo magico di metamorfosi.