Art Bonus, raggiunto il miliardo di euro a sostegno dei beni culturali

La somma è stata raggiunta nel corso dei primi dieci anni dell'Art Bonus, celebrati con un incontro al Ministero della Cultura

Sono trascorsi dieci anni dall’istituzione dell’Art Bonus, lo strumento che riconosce un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico. La ricorrenza è stata celebrata al Ministero della Cultura, in cui è stato fatto un bilancio sul primo decennio della legge, durante il quale i contributi raccolti hanno raggiunto un miliardo di euro. Nel corso dell’evento si è anche svolta la premiazione del concorso nazionale Art Bonus, giunto alla sua ottava edizione.

Art Bonus: un’alleanza tra pubblico e privato

«Credo non ci possa essere speranza per la nostra cultura se tutto è appoggiato sulle risorse pubbliche», ha dichiarato all’incontro il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, che ha poi aggiunto: «Per me il suo futuro nel nostro Paese è legato all’alleanza tra pubblico e privato». A fronte di oltre un miliardo di euro raccolti, più di 358,5 milioni provengono solo dalla Lombardia, 134 dal Piemonte, 130,2 dalla Toscana, 127,1 dall’Emilia-Romagna e 113,1 dal Veneto. Anche gli interventi realizzati sono concentrati al Nord, a esclusione della Toscana, in cui ne sono stati effettuati 1199, seguita poi dall’Emilia Romagna (957), Piemonte (811) e Lombardia (793).

«Dobbiamo incrementare e migliorare in particolare nei confronti del Sud Italia – ha affermato al MiC il presidente e Ad di Ales, Fabio Tagliaferri – che è la parte del nostro Paese che ancora non ha colto l’opportunità effettiva di questa legge». La polarizzazione riguarda infatti anche gli enti beneficiari: il 53% del totale in Nord Italia, il 28% nel Centro e il 19% al Sud. Tra i grandi donatori compaiono invece i privati cittadini, dai quali arriva il 62% delle 44309 donazioni, a fronte di un totale di 45,8 milioni di euro. Le altre donazioni provengono poi da imprese (25%) ed enti non commerciali (13%). Nel complesso, a beneficiare maggiormente dell’Art Bonus sono stati enti dello spettacolo, che hanno ottenuto circa 600 milioni, mentre più di 200 milioni sono andati a enti pubblici centrali e territoriali. Il restante è stato invece donato a concessionari di beni culturali pubblici.

Al MiC anche la premiazione del concorso

Dopo la sua istituzione, all’Art Bonus è stato affiancato un premio, giunto quest’anno alla sua ottava edizione. La premiazione si è svolta anch’essa al Ministero della Cultura in occasione dei dieci anni dall’istituzione dello strumento. «Un riconoscimento del valore dell’incontro tra mecenati e beneficiari dentro e per la cultura», ha commentato Francesca Velani, direttrice LuBeC e vicepresidente di PromoPa Fondazione.

I primi posti nelle categorie “Beni e luoghi della cultura” e “Spettacolo dal vivo” del concorso Art Bonus 2024 sono stati riconosciuti all’Accademia Carrara di Bergamo e l’Associazione Flautisti Italiani di Baronissi (Salerno). Secondo e terzo classificato nella prima sezione, il Comune di Torino con il progetto “Nati per leggere 2022” delle Biblioteche civiche torinesi e la Fondazione Brescia Musei, invece per “Spettacolo dal vivo” gli altri due gradini del podio sono stati occupati dal Teatro Regio di Parma e l’Accademia Perduta/Romagna Teatri di Forlì.