Christine Tohmé curerà la 18a Biennale di Istanbul

La 18a edizione della Biennale di Istanbul curata da Christine Tohmé prevederà tre tappe e sarà mossa dall'obiettivo di "recuperare il tempo"

Sarà Christine Tohmé a curare la 18a Biennale di Istanbul. Organizzata dalla Fondazione Istanbul per la Cultura e le Arti (İKSV) e sponsorizzata dallo sponsor della Biennale 2007-2036 Koç Holding, la prossima edizione della manifestazione si svilupperà in tre tappe distinte, ognuna delle quali si baserà sulla precedente e porterà avanti linee di indagine e ricerca dal 2025 al 2027. Attraverso questi tre momenti, la Biennale tenterà con la proposta di Christine Tohmé di “recuperare il tempo”, ingrediente necessario per i processi artistici trasformativi, dilatando il suo arco temporale e generando passi diversi.

La prima tappa prevede mostre e eventi aperti al pubblico dal 20 settembre al 23 novembre 2025, mentre per tutto il 2026 la Biennale si concentrerà sulla creazione di una struttura educativa permanente e sull’offerta di un programma di eventi trimestrale in stretta collaborazione con le iniziative artistiche locali. La 18a edizione culminerà poi tra il 18 settembre e il 14 novembre 2027 con una serie di mostre, pubblicazioni, performance e incontri discorsivi.

Nella sua proposta, Tohmé afferma: «Ho scoperto che lavorare nel campo dell’arte ha un grande potere trasformativo, non solo nei momenti di presentazione formale ma, soprattutto, durante la produzione: il processo creativo, gli scambi quotidiani, le inaugurazioni, le visite agli studi e i gruppi di lettura. Pertanto, la 18a Biennale di Istanbul dovrebbe investire tanto nel processo di produzione quanto nella sua presentazione. L’estensione del periodo di tre anni consentirà alla Biennale di impegnarsi più profondamente con la scena locale e di promuovere progetti e collaborazioni intorno a questioni collettive, contesti e comunità. Il suo programma pluriennale mira a sostenere le generazioni di artisti nella connessione con i loro colleghi regionali e internazionali, nella costruzione di alleanze e nel confronto con nuove realtà».

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