Naturale/artificiale: il racconto dialettico della scultura di Paolo Icaro

Con un progetto a cura di Marcello Smarrelli, la scultura ambientale di Paolo Icaro viene svelata al pubblico e acquisita nella collezione della Pinacoteca Civica di Fabriano

Il 12 ottobre, in occasione della Ventesima Giornata del Contemporaneo, ad essere svelata al pubblico è l’installazione ambientale dell’artista Paolo Icaro Artificio Naturale, acquisita dalla collezione permanente della Pinacoteca Civica Bruno Molajoli di Fabriano. Maura Nataloni – Assessore alla bellezza dell’omonimo comune – ha specificato che l’acquisizione «rappresenta un importante passo per la Pinacoteca, frutto di un esito positivo del bando ministeriale dedicato all’incremento delle collezioni pubbliche con opere d’arte contemporanee». Il progetto è promossa da Marcello Smarrelli ed ideato grazie al sostegno della Fondazione Ermanno Casoli, sostenuto dal Piano per l’Arte Contemporanea promosso dal MiC.

La scultura, realizzata nel 2011, è composta da cinque massi in pietra adagiati a terra, risultato di un complesso processo creativo in cui il marmo diventa artificio e si trasforma, per ascoltare e raccontare la storia del materiale. Paolo Icaro ha inizialmente modellato in argilla una pietra ideale, levigandola alla perfezione: sono stati poi creati i cinque esemplari in gesso e, grazie a una scansione 3D, sono stati scolpiti in pietra di Matraia. Ciò che più colpisce è che, nonostante i massi abbiano la medesima forma, appaiono diversi perchè posti in posizioni differenti.

Il curatore Marcello Smarrelli ha sottolineato come «la relazione fra naturale e artificiale che anima l’opera si estende così anche al contesto espositivo, come in una mise en abyme: la natura abita, infatti, il giardino che circonda il museo, ospitando diverse specie di piante; l’artificio è invece rappresentato dall’architettura dello storico edificio che ospita la Pinacoteca –l’antico ospedale di Santa Maria del Buon Gesù, che sorge sulla centrale Piazza della Cattedrale di Fabriano – insieme alla nuova costruzione in legno e vetro che s’innesta nel cortile. La sequenza potrebbe continuare anche con l’interno dell’edificio, che custodisce l’‘artificio’ per eccellenza, quello dell’arte».

Immagini: Paolo Icaro, Artificio naturale, 2011. Installation view Pinacoteca Civica Bruno Molajoli, Fabriano, 2024. Foto di Michele Alberto Sereni, Natascia Giulivi.

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