Ospitata in anteprima nei sotterranei di Palazzo Bentivoglio a Bologna, domenica 13 ottobre alle ore 17.00, la presentazione degli Spartiti Due qui / To Hear, trasposizione su carta dell’esperienza sonora del progetto di Massimo Bartolini realizzato per il Padiglione Italia alla Biennale Arte 2024, curato da Luca Cerizza e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Un appuntamento – alla presenza dell’artista Massimo Bartolini e della compositrice Caterina Barbieri, in dialogo con Francesca Verga, assistente curatrice del Padiglione Italia 2024 e Anna Leonardi, direttrice editoriale di SZ Sugar – che Palazzo Bentivoglio, tra i donors del Padiglione Italia di quest’anno, accoglie con piacere per supportare un progetto che sin dalla sua genesi ha voluto travalicare i confini delle Tese delle Vergini e che punta a lasciare, con questa pubblicazione, una traccia di sé in ambiti diversi e oltre il contesto, sia fisica che temporale, della Biennale di Venezia.
Nati dalla collaborazione con la casa editrice SZ Sugar e composti dall’artista Massimo Bartolini e dai musicisti sperimentali coinvolti nel progetto del Padiglione Italia – Caterina Barbieri, Gavin e Yuri Bryars e Kali Malone – gli spartiti sono al tempo stesso punto di partenza e restituzione su carta delle esperienze sonore che, create per strumenti e contesti spaziali specifici, possono ora vivere infinite nuove vite.
Pubblicati in due edizioni – una semplice e una in edizione limitata di 150 copie, contenente anche 7 disegni realizzati a lapis su carta dallo stesso Bartolini e stampati su carte da lucido – gli spartiti riportano le musiche delle tre grandi installazioni sonore che hanno caratterizzato quest’anno il Padiglione Italia alla Biennale Arte 2024: Pensive Bodhisattva on A Flat (Bodhisattva pensieroso su La bemolle), Due qui e A veces ya no puedo moverme. Così come queste musiche dalla natura installativa si attivano nel Padiglione Italia in modi diversi, suggerendo un itinerario a due sensi di marcia, così anche la pubblicazione rispetta questa possibilità di fruizione nella sequenza in cui gli spartiti vengono presentati. Sono musiche che si modulano in relazione allo sforzo di azione e attenzione che il pubblico fa, alla sua volontà di ascoltare, di tendere l’orecchio e di immergersi in un flusso spaziale e sonoro. “Vivono della nostra vita in e con esse – spiega il curatore Luca Cerizza –. Suonandole darete loro ulteriori possibilità di esistenza, per una metamorfosi continua della pagina scritta”.
Gli spartiti e l’edizione numerata in cofanetto con disegni di Massimo Bartolini sono disponibili sul sito di SZ Sugar e in librerie selezionate.