Il viaggio virtuale di Carola Bonfili approda in Maremma

Con un progetto a cura di Daniela Cotimbo e Ilaria Gianni, l’installazione dell’artista si snoda autentica fra le rocce dell’Ansedonia

Attraverso un’iniziativa di Hypermaremma e Fondazione smART, il 21 settembre l’installazione scultorea e audiovisiva di Carola Bonfili si anniderà insidiosa nella cavità dello spacco della Regina di Ansedonia, fra gli affascinanti scorci della Maremma. Si tratta infatti dell’ultima parte del progetto Second Order Reality – destinato alla collezione del MAXXI – che prevede lo sviluppo di scenari narrativi poi finalizzati alla produzione di un videogioco.

La scultura riesce a incastrarsi fra i confini rocciosi del territorio, in un sofisticato artificio artistico perfettamente integrato con l’ambiente circostante. L’artista, vincitrice dell’undicesima edizione dell’Italian Council e da sempre dedita alla narrazione multistrato del reale, si interroga sulle sfumature sensoriali che derivano dall’esperire un luogo, sulle percezioni irrazionali degli spazi che, consapevolmente, attraversa con la sua arte. Un’arte che indaga le intuizioni scaturite dall’interpretazione di dati osservabili, costantemente influenzata dagli infiniti multistrati di un limen che penetra, fino a perdersi, il reale e l’irreale.

L’opera video “The Stone Monkey”

The Stone Monkey è un viaggio tra reale e fantastico che racconta la storia della piccola scimmia M’ling e del suo aiutante Tanky Pear, recuperando gli espedienti letterari di Gustave Flaubert in La tentazione di Sant’Antonio e H.G. Wells in L’isola del dottor Moreau. La storia è quella di un percorso di guarigione e accettazione del proprio io, fra confini liminali e intime connessioni da riscoprire. A conferire matericità ad un pensiero così intangibile, le due sculture dei protagonisti, che restituiscono concretezza al progetto.

«Ho voglia di volare, di nuotare, d’abbaiare, di muggire, di urlare. Vorrei avere le ali, una corazza, una scorza; vorrei emettere fumo, avere una proboscide, contorcermi, dividermi in ogni luogo, essere in ogni cosa, dissolvermi negli odori, svilupparmi come le piante, scorrere come l’acqua… penetrare ogni atomo, discendere fino al fondo della materia – essere materia!» scriveva Flaubert fra le pagine del suo capolavoro letterario nel 1872. Parole più che mai attuali oggi, nell’arte di Carola Bonfili.

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