Il regno animale ecosostenibile di Sedicente Morandi tra Milano e Bergamo

L’artista costruisce una foresta dall’anima green che inaugura un nuovo progetto di riqualificazione paesaggistico e culturale

L’immaginazione di Sedicente Morandi giunge nella Torre milanese del marchio PWC che, dal 6 al 12 settembre 2024, ospiterà diversi esemplari di animali dall’anima green. Il progetto sostenuto da PWC e l’Accademia Carrara di Bergamo, che accoglierà la mostra dal 20 settembre nei propri giardini, è un inno alla sostenibilità nell’arte ed un invito alla scoperta delle risorse della natura come il legno.

L’artista fiorentino è solito approcciarsi a materiali quali rami secchi, foglie e scarti naturali, rielaborati per dare forma a delle sculture animali che si animano abbattendo il muro che li divide dalla realtà, anche grazie ad un materiale come il legno che, come precisa l’artista, «ha la capacità di assorbire e conservare l’anima del suo paesaggio originario, al quale rimarrà sempre vicino». La tridimensionalità delle opere ecosostenibili di Morandi approfondisce il rapporto tra percezione ed immaginazione, trasportando l’occhio dello spettatore in una savana, una foresta fantastica dove sopravvive la convivenza tra uomo e natura, lontano dalla macchinosità della città.

Questo dialogo tra le sculture legnose, protagoniste del ciclo espositivo, e la cornice paesaggistica ospitante progettata da Daniel Libeskind, sostengono il tema sociale che fa da sfondo al progetto, cioè là sostenibilità nell’arte e nel suo processo creativo, ma ancor prima al desiderio di recupero della condizione primaria dell’arte di scultore del reale. Un lavoro complesso di cui si fa propulsore Sedicente Morandi sin dai tempi degli studi accademici, quando incominciò a dare risalto alla progettualità green grazie ai primi lavori site specific, che “rivedevano l’idea di spazio secondo un concetto di uso e riuso”.

Ora l’impegno green dell’artista è sostenuto da Regione Lombardia, Fondazione Accademia Carrara e PwC, grazie ai quali apre per la prima volta al pubblico lo spazio adiacente alla storica sede museale che porta il nome del fondatore Giacomo Carrara. Un grande progetto di riqualificazione affidato all’architetto Antonio Ravali, con la collaborazione di INOUT architettura, che ha visto i giardini dell’Accademia ed il camminamento di passaggio dalle sale museali all’esterno, ritornare allo splendore originario. «Quando da un’opera nasce un intero progetto che valorizza la cura del nostro territorio paesaggistico e artistico» dice Giovanni Andrea Tosselli, presidente e amministratore delegato di PwC Italia. Si inaugura così un nuovo capitolo per l’artista e gli enti organizzativi, che intraprendono un nuovo percorso di sensibilizzazione che vede protagonista il regno animale e le sue mutevoli sembianze.

info: www.lacarrara.it

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