Lovesick, l’universo sotterraneo che pulsa sangue e neon

Scritta e disegnata da Luana Vecchio, la miniserie è ora racchiusa in un graphic novel estremo abile a flirtare con i limiti dell’amore, del consenso e dell’idolatria

In uno degli angoli più remoti del dark web, nell’esclusivo Lovesick club, gli abbonati pagano come “pegno d’amore” un prezzo altissimo per essere mutilati, torturati e uccisi dalla malvagia e irresistibile dominatrice Domino. Ma nell’affrontare la crescente pressione di un pubblico sempre più esigente e di minacce emergenti, qual è l’obolo che la donna dovrà saldare per trionfare in un mondo così crudele? E in cosa dovrà trasformarsi per sopravvivere? Nata come auto-produzione e poi pubblicata negli Stati Uniti da Image, approda  nel catalogo di Edizioni Bd, raccolta in un volume unico cartonato (240 pagine a colori, 27.50 euro), la miniserie Lovesick scritta e disegnata da Luana Vecchio

Attingendo dalle leggende sulle red room – rete di trasmissioni in streaming che consente di assistere a tremendi delitti in diretta – e gli snuff movie (video che registrano torture realmente attuate), ma anche da forum di cannibali, chat di incel (i cosiddetti “celibi involontari”) e tanto altro, l’artista italiana plasma un racconto in bilico tra tra horror gore ed erotismo. Una storia che indaga – oltre qualsivoglia tabù – i limiti dell’amore, del consenso e dell’idolatria. Un graphic novel «che nasce in primis dal mio amore per l’orrore e l’erotismo. È un fumetto che ho realizzato principalmente per me. Conoscevo la leggenda urbana delle red room e avevo da poco scoperto del caso di Armin Meiwes, il cannibale di Rotenburg. Conciliando queste due cose è venuto fuori Lovesick, che è la storia di Domino, una donna che viene vista in tanti modi tranne che in uno: un essere umano», spiega Vecchio. 

Precisando subito: «Il mio intento era di creare un personaggio femminile con cui mi sentissi affine, sulla quale proiettare la fragilità femminile, e andare oltre alla figura della dominatrice forte ed emancipata che – per quanto affascinante – credo risulti piuttosto banale». Quindi l’autrice (che nel 2022 ha vinto il rilevante riconoscimento “Russ Manning Most Promising Newcomer Award” e ha alle spalle molte collaborazioni internazionali) entra nel dettaglio della lavorazione. «Di prassi scrivo l’intera sceneggiatura, cioè la sinossi e poi lo script, e poi passo ai layout, e aggiungo il lettering già nella fase layout per capire se ci sono dialoghi inutili o se devo “spezzarli”. Con Lovesick, in particolare ho prima creato il personaggio di Domino; la disegnavo nel mio tempo libero, e piano piano, la storia ha cominciato a formarsi nella mia testa: prima il titolo, quindi le figure delle sue ragazze, poi tutto il resto». 

Capitolo a parte, quello della ricerche per documentarsi sul tema. «Più che svolgere vere e proprie ricerche – puntualizza Vecchio – il graphic novel Lovesick è stata una conseguenza. Nel senso che mi sono imbattuta in tante cose estremamente disturbanti e poi l’ho scritto; mentre lo scrivevo, però, continuavo ad addentrarmi nella tana del coniglio. Internet è immenso ma non c’è bisogno di navigare nel deep web per trovare lo schifo dell’umanità, basta solo cercarlo su Google. È sufficiente conoscere gli hashtag giusti o i nomi di alcuni siti o gruppi e trovi di tutto». Infine due componenti essenziali per la riuscita, così disturbante ed elegante, di Lovesick: la musica e la moda. «In particolare – riprende l’autirce – lavorando alla storia ho ascoltato gli album “Scary World” e “Requiem for Romance” dei Night Club, ma anche lo splendido “Famous Monsters” dei Misfits. E ancora, i lavori di Mareux, She wants Revenge, Marilyn Manson, Lana Del Rey solo per citarne alcuni». E per quanto riguarda la moda? «Per delineare l’estetica di Domino, oltre all’universo fetish e BDSM, è stato basilare il mio grande amore per il brand Creepyyeha».

Info: www.edizionibd.it

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