Il minuscolo cinema, non solo il più piccolo d’Italia ma probabilmente anche d’Europa, ha solo 12 posti, sedie anni ’20 e offrirà una programmazione teatrale e cinematografica durante tutto l’anno. Tra i fondatori della sala da record a Longone Sabino anche l’attore Luca Marinelli, presente lo scorso 2023 alla proiezione di Le Otto Montagne assieme al collega Alessandro Borghi. Un evento che ha visto la partecipazione di oltre 500 persone in occasione della prima edizione del Cincia Fest e che è stato poi di buon auspicio per la riuscita del particolare progetto. «Mi immagino quella piccola sala come un piccolo occhio sul mondo», afferma Marinelli. Un mondo in questo caso intravisto tra la Valle del Salto e la Valle del Turano, a 800 metri di altitudine, nel piccolo comune reatino.
“U Cinemittu”
“U cinemittu”, il cinemino in dialetto, è in un vecchio ufficio postale in cima alla provincia di Rieti, inaugurato lo scorso 31 agosto grazie all’Associazione Biblioteca Verde, in collaborazione con Luca Marinelli e l’organizzazione del Cincia Fest. Un’iniziativa che è prima di tutto sociale e non commerciale, un cinema a tutti gli effetti. Insieme all’inaugurazione della sala, verrà festeggiata la riapertura dell’Antica Osteria, storico luogo di aggregazione, chiuso da oltre quarant’anni. Tra i volti noti presenti, Erri De Luca, Valentina Bellè ed ovviamente Luca Marinelli.
«Esistono posti un po’ più in disparte dalla città, dove però il senso di comunità è forte e vivo, luoghi ancora magici dove si vive il ritmo nuovo e antico della vita, della società. Ed è in questa piccola comunità che abbiamo immaginato una minuscola sala cinematografica: vogliamo proiettare film e documentari e vogliamo usarla anche come piccolo spazio teatrale. Un luogo che sia di ogni persona e per ogni persona. Abbiamo pensato che portando il cinema, l’arte e la cultura dentro Longone, avremmo potuto far ribattere il suo cuore e che attorno a quell’attività avrebbero potuto fiorirne delle altre che nulla avevano a che vedere con essa ma che, grazie ad essa, potevano trovare nuova forza o vita», ha raccontato Luca Marinelli.