Le dichiarazioni sulla Monna Lisa di Leonardo da Vinci arrivano in seguito alle notizie della scorsa settimana, secondo cui l’archeologo egiziano Zahi Hawass avrebbe promesso il suo sostegno all’Italia in caso di una richiesta formale di restituzione della Gioconda. Hawass aveva annunciato l’intenzione di contattare il ministro della Cultura italiano, Gennaro Sangiuliano per farla rientrare in Italia. Ovviamente il Louvre ha respinto categoricamente queste richieste, ribadendo che il dipinto non si è mosso di un centimetro e che è pronto ad accogliere nuovamente i visitatori.
Dopo la proposta dell’archeologo Zahi Hawass, arriva la ferma risposta di uno dei massimi esperti dell’artista: Martin Kemp, storico dell’arte britannico e rinomato esperto di Leonardo da Vinci, ha smentito fermamente l’idea che la Gioconda sia stata rubata dai francesi, una teoria sostenuta dagli italiani per secoli.

La Gioconda al Louvre e le polemiche
La presenza della Gioconda al Louvre non è sempre stata accettata senza polemiche. Ricordiamo infatti l’italiano Vincenzo Peruggia che nel 1911 rubò il quadro con l’intento di riportarlo in Italia. Il suo piano fallì grazie all’intervento del direttore delle Gallerie degli Uffizi, che riconobbe l’opera e avvisò la polizia. Peruggia credeva che la Francia avesse sottratto la Gioconda all’Italia.
Tuttavia, Kemp ha confutato questa tesi, spiegando che, nonostante i dettagli dell’acquisizione siano “complicati”, è certo che il re francese Francesco I possedeva l’opera almeno dalla metà del XVI secolo. Il sovrano francese era un patrono di Leonardo, che trascorse gli ultimi anni della sua vita in Francia.

Non solo: Kemp ha anche sollevato la questione della nazionalità di Leonardo: «L’eredità di Leonardo è fiorentina o milanese? Non è esattamente romana, ma c’è una forte dimensione francese, e i francesi ne hanno di più».