Premio Stromboli 2024, al via la mostra nella Chiesa di San Bartolomeo

Sull'isola di Stromboli approdano il vincitore del premio Petrit Halilaj nella sua edizione 2024 e i finalisti in una mostra a cura di Lucrezia Longobardi

L’arte contemporanea arriva sull’isola di Stromboli, che ospiterà fino al 10 agosto Eroico (il) paesaggio, una mostra che è l’esito del Premio Stromboli 2024. Protagonista dell’esposizione, curata da Lucrezia Longobardi, il vincitore Petrit Halilaj e i finalisti Yuri Ancarani, Benni Bosetto, Irene Fenara e Renato Leotta, che portano sull’isola i loro linguaggi artistici diversificati, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al video, offrendo al pubblico una visione profonda e riflessiva del paesaggio contemporaneo. La mostra, che ha lo scopo di riflettere sulla complessità e l’importanza del paesaggio naturale, sia come realtà esterna che come dimensione interiore, è allestita nella Chiesa di San Bartolomeo.

Tema centrale dell’esposizione, la forza del paesaggio e della natura – in termini fisici quanto immaginifici – in tempi di crisi climatica. A questo proposito, la curatrice Lucrezia Longobardi ha sottolineato l’importanza di questa esposizione come narrazione sull’arte italiana e come occasione per riflettere sul rapporto tra uomo e natura. «Le opere selezionate – ha dichiarato – mettono in evidenza non solo la bellezza e la resistenza della natura, ma anche la sua fragilità e la nostra responsabilità nei suoi confronti».

L’allestimento della mostra si sviluppa attraverso diverse spazialità della Chiesa di San Bartolomeo, dalle sculture psico-magiche della serie RU di Petrit Halilaj al piano terra alle opere più introspettive come il documentario Il capo di Yuri Ancarani e il video Supervision di Irene Fenara, fino ai lavori più intimi dal titolo 00 000 0 00 000 X e Gli imbambolati di Benni Bosetto e le opere che nascono da tracce del territorio di Renato Leotta, come Piccola marina ed Eclipse, situate al primo piano. Questa disposizione intende offrire al visitatore un’esperienza emotiva e riflessiva sul rapporto profondo tra l’uomo e il paesaggio naturale e anche un’occasione per una profonda riflessione sui temi ambientali e sul ruolo dell’arte nel contesto contemporaneo.

«Il tema di Eroico (il) paesaggio è di particolare rilevanza su un’isola come Stromboli, simbolo di bellezza selvaggia e continua trasformazione», ha aggiunto Longobardi, che ha evidenziato l’urgenza di ribaltare il rapporto tra economia e contenuto nel mondo dell’arte, sottolineando come la pandemia abbia offerto un momento di riflessione positiva per il settore culturale. L’allestimento è parte del Premio Stromboli 2024 e i protagonisti della mostra sono stati individuati da una giuria internazionale composta da Lorenzo Balbi, Laura Cherubini e Vicente Todolì.

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