In occasione del G7, una mostra a Mesagne celebra l’arte italiana

In concomitanza con il vertice del G7 - che si svolge in Puglia dal 13 al 15 giugno - nel castello di Mesagne è inaugurata la mostra "Sette secoli di arte italiana"

Dal 13 giugno al 30 novembre, il Castello Svevo di Mesagne – distante una manciata di chilometri dal G7 di Borgo Egnazia – è allestita una retrospettiva che celebra sette secoli di arte italiana, curata da Pierluigi Carofano in collaborazione con il Ministero della Cultura. Un corpus di circa 50 opere illustra l’esperienza artistica del nostro paese dal XIV al XX secolo.

Tra i capolavori più prestigiosi troviamo l’Arcangelo Gabriele del Perugino e la Vergine delle rocce del genio Leonardo, dipinto da 50 milioni di euro. Si continua con Raffaello, con Il ritratto di gentiluomo di Tiziano, Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi, Guido Reni e il calabrese Mattia Preti. Unica sala invece quella dedicata alle splendide vedute di Canaletto e ai Due pugilatori di Antonio Canova – Creugante e Damosseno – che testimoniano la fase di massima tensione espressiva del grande scultore.

Un suggestivo ambiente è invaso dall’arte dell’800 e del ‘900. Tra le opere che qui spiccano maggiormente con un iconico Burri con Nero bianco nero 1955 da cinque milioni di euro e proveniente dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. E ancora l‘Infanta di Spagna di Boldini e naturalmente due pugliesi: Giuseppe De Nittis con Il Busto di donna e Dans le monde e ovviamente, Pino Pascali.

L’evento, collaterale al G7 di Borgo Egnazia, ha un percorso espositivo articolato in sette sezioni: il primo Rinascimento, il pieno Rinascimento, il Manierismo, il naturalismo caravaggesco, il Neoclassicismo il Romanticismo e la pittura di storia ed infine esempi di Liberty, Futurismo, Informale e Concettuale. Un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte italiana, in un cammino che da Perugino porta il visitatore agli esordi dell’espressione contemporanea.

info: Città di Mesagne