Biennale a sorpresa: il padiglione russo ospiterà la Bolivia

Biennale ancora controversa: il padiglione della Russia, chiuso dal 2022, sarà aperto e ospiterà il padiglione della Bolivia

La Biennale 2024 continua a far discutere: il Padiglione della Russia – che stando ai primi rumors sarebbe ancora rimasto chiuso – ora ospiterà addirittura il padiglione di un altro paese, la Bolivia. A causa del conflitto con l’Ucraina, è infatti da marzo 2022 che il padiglione russo è rimasto totalmente inattivo e tra le motivazione vi è proprio il rifiuto «della presenza, in qualsiasi dei suoi eventi, di delegazioni ufficiali, istituzioni o persone legate a qualsiasi titolo al governo russo».

Per lo stato sudamericano si tratta però, di un prestigioso palcoscenico e gli organizzatori hanno dichiarato a tal proposito che «Il Padiglione Bolivia, ha l’opportunità di essere all’interno dei Giardini, ovvero l’area espositiva più prestigiosa dell’intera Biennale di Venezia grazie alla Russia, che ha creduto nell’importanza, nella qualità e nei contenuti del nostro progetto, concedendoci il suo spazio, il suo padiglione per questa edizione». Fra i fautori del progetto Juan Carlos Cordero Nina, viceministro del Patrimonio ed Esperanza Guevara, ministra delle Culture e della Decolonizzazione, nonché curatrice della mostra.

L’esposizione sudamericana si intitolerà: «Qhip Nayra Uñtasis Sarnaqapxañani» ossia «Guardando al futuro-passato, ci muoviamo in avanti» e presenterà circa 25 artisti tra boliviani e di altri Paesi dell’America Latina. La Bolivia, con l’adozione di una nuova costituzione, è rinata come stato plurinazionale, riconoscendo finalmente i diritti di tutti i suoi gruppi indigeni. Ovviamente, la concessione di questi spazi da parte della Russia, ha delle implicazioni geopolitiche non da poco: una “scusa” di apertura dello storico padiglione nonché importante gesto di ospitalità nei confronti di un altro paese, che avrà sicuramente altri risvolti.

info: biennale.it