A Spoleto presso Palazzo Collicola, arriva una primavera ricca di iniziative artistiche, inedite ed immersive. Come ha raccontato il direttore dei Musei Civici di Spoleto, Saverio Verini «gli spazi di Palazzo Collicola saranno animati da un programma espositivo articolato, che toccherà tutti i piani del museo in un’offerta ampia, che vede la realizzazione di tre progetti, con l’augurio che questo programma possa attrarre pubblici diversi, da Spoleto e non solo».
Troviamo così Compresenza, con le sculture disseminate di Eduard Habicher che dialogheranno con la collezione permanente del palazzo; l’installazione di Daniele Di Girolamo Cose bellissime che si dissolvono (un incontro), che si interroga sul tema della caducità dei rapporti umani: una coppia di fiori esperiscono lo spazio e si districano attraverso, in un museo sempre più innovativo, vetrina per artisti emergenti.
Infinita infanzia, è invece allestita al piano terra del palazzo e curata dal direttore dei Musei. Quest’ultimo progetto espositivo prende ispirazione dal saggio La stagione fatata, scritto da Verini stesso. Ora si sa, le fate possono essere sia buone che cattive: dunque una stagione fatata implica sia le luci che le ombre.
Luca Bertolo, Il fiore di Anna #2, 2019. Olio e acrilico su tela, 200 x 250 cm. Courtesy: SpazioA. Foto: Camilla Maria Santini.
Riccardo Baruzzi, Abaco, 2018. Pastello su legno, acrilico su carta, tempera, acrilico e pastello su lino, 50 x 40 cm. Courtesy: P420, Bologna. Foto: Carlo Favero.
Partendo proprio dal libro, scopo della collettiva è quello di esplorare le sfaccettature dell’infanzia, una fase di vita fondamentale – e spesso ingiustamente non abbastanza ricordata – in cui l’individuo comincia a costruire la sua identità. Dal piacere della sorpresa, al dolore della caduta, alla nostalgia e alle rivelazioni talvolta traumatiche, ogni artista che ha contribuito a questa mostra ha provato prima di tutto a tornare bambino. Il pubblico a cui la rassegna si rivolge è ovviamente assai ampio e intende offrire uno sguardo sull’arte contemporanea degli ultimi decenni, con artisti specialmente italiani. Voci diverse che raccontano attraverso la loro personale visione – la fase dell’infanzia – al contempo semplice e complessa, intrigante ma ingenua.
Tra questi Diego Marcon, Luigi Ontani, il duo di Vedovamazzei, Adelaide Cioni, Andrea Salvino e molti altri ancora. Come la diversità delle firme presenti, così anche i linguaggi sono molteplici: video, installazione, fotografia e performance, accompagneranno i visitatori in questo nostalgico e meraviglioso tuffo nel passato alla scoperta del bambino che giace, talvolta dimenticato, in ognuno di noi.
Dal 23 marzo al 9 giugno 2024, Palazzo Collicola, Spoleto
info: turismospoleto.it