«La linea orizzontale ci spinge verso la materia, quella verticale verso lo spirito». Così Franco Battiato nel brano “Inneres auge” del 2009. Un doppio binario su cui viaggia anche il libro realizzato da Maurizio Di Bona (disegni) e Alessio Cantarella (testi) per Mimesis edizioni. Tra saggio e volume illustrato, Battiato l’alieno (160 pagine, 15 euro) vede il nostro – personaggio lunare, sognatore, pioniere, geniale – al centro di incontri fuori dal comune oltre il tempo e lo spazio, che ne sottolineano l’indole autoironica, divertente e divertita, tuttora (ahinoi) ignorata da molti.

Spiega Di Bona: «L’idea di questo libro risale addirittura a 14 anni fa, quando vivevo in Germania. Non è un caso che la prima vignetta sia stata “concepita” nella Alexanderplatz di Berlino. Ma il progetto poi è stato abbandonato e ripreso più volte negli anni mentre cambiavo casa: da Lipsia a Firenze, da Firenze a Dublino, da Dublino a Varsavia. E non trovando mai l’editore interessato a pubblicarlo, tornava nel cassetto per poi arricchirsi e riproporsi ciclicamente con nuove parti disegnate. Finché un anno fa è avvenuto l’incontro con Cantarella, che ha curato la parte scritta e ha fatto sì che il lavoro si completasse nella sua forma migliore».
Un’opera, Battiato l’alieno (disponibile anche in versione digitale) che è una commistione di più cose. «Soprattutto – riprende il disegnatore, classe 1971 – è un ibrido che mi soddisfa vedere concretizzato in libreria, anche perché esistono già tante pubblicazioni su Battiato più facilmente catalogabili. Di certo, per restare fedele all’intenzione di partenza, direi che è l’operazione satirica sul nostro che mancava, in linea con il personaggio, che spesso ha messo insieme il basso e l’alto: cultura pop e misticismo, nonsense e filosofia». Già, è impresa ardua (anzi, impossibile) etichettare una figura come il cantautore e artista siciliano. «Il mio Battiato – continua Di Bona – è quello che da bambino associavo ad un personaggio strambo saltato fuori da un libro di fiabe con insetti giganti dotati di occhi simili ai suoi occhialoni. Elementi che inevitabilmente sono confluiti nell’elaborazione delle vignette e che hanno completato il quadro del poco terrestre e molto androide proveniente da chissà dove».


Al contempo, però, l’illustratore rivela: «Mi piace far notare che Battiato è stato anche una sorprendente scoperta materializzata proprio durante la seconda fase della lavorazione al volume. Ne conoscevo solo alcuni aspetti ed ignoravo, ad esempio, la dimensione di pittore e di regista. In questo senso le continue interruzioni sono state funzionali per studiare e approfondire l’uomo e l’artista e dare al libro anche un più alto valore intrinseco che nella fase embrionale non aveva».
Denso di contenuti, («di questo se ne è occupato Cantarella, che aveva già realizzato due anni fa circa un documentario dal titolo eloquente “Tra cento miliardi di ricordi”, in occasione di un evento celebrativo su Battiato a Montalbano Elicona, in provincia di Messina. Abbiamo pensato di recuperare quegli interventi che per esigenza di tempi erano stati compressi, in maniera più estesa e ne abbiamo aggiunti di nuovi apposta per il libro, la cui prefazione è curata da Syusy Blady»), Battiato l’alieno è un lavoro che omaggia una figura indimenticabile, scomparsa il 18 maggio 2021.

Quale eredità artistica ci ha lasciato? Di Bona non ha dubbi: «Intercettando il pensiero di tanti, ritengo che la creatura Battiato sia difficilmente replicabile. Il mondo della musica gli deve molto e molti saranno quelli che continueranno ad ispirarsi a lui. Ma in generale nell’arte, per quella sorta di osmosi e contaminazioni che si viene a generare, egli rappresenta un catalizzatore di energie, un alchimista che conduce la mente su altri piani e dimensioni e induce a viaggiare nel senso più ampio del termine. L’opera di Battiato è un rifluire di concetti, suoni, suggestioni e coordinate riferite alla geografia dell’anima per i quali gli siamo tutti debitori».

Info: www.mimesisedizioni.it