Palazzo Maffei Casa Museo a Verona conta una nuova opera contemporanea nella sua collezione. Si tratta di un’installazione del collettivo artistico internazionale Claire Fontaine, che approda al museo veronese dopo altri lavori di artisti contemporanei come Arcangelo Sassolino e Maurizio Nannucci, Daan Roosegaarde o Chiara Dynys. Presentata il 9 marzo scorso, l’opera riflette sul ruolo dell’arte, sull’ambiguità del concetto di bellezza e sulla strumentalizzazione dell’estetica femminile.
Introdotta nella collezione di Palazzo Maffei per volontà di Gabriella Belli, che si è occupata del progetto scientifico ed espositivo del museo, Beauty is a ready-made consiste in un’installazione site specific che Claire Fontaine ha pensato in diretto dialogo con La Bagnante, scultura ottocentesca realizzata da Alessandro Puttinati e collocata nell’atrio dell’edificio. Emblema di bellezza, ma anche della capacità tecnica dell’artista, in grado di trasmettere i sentimenti della giovane, la scultura diventa il terreno privilegiato per uno statement che rifletta sul concetto di bellezza e sul ruolo dell’arte.
«Il concetto di bello varia attraverso le epoche e i luoghi, e la collezione di Palazzo Maffei offre un esempio di questa variegata complessità», ha spiegato Claire Fontaine. «La Bagnante posta all’ingresso del museo – ha continuato – simbolo di bellezza femminile e in quanto opera d’arte, colta mentre scopre le sue grazie, assume una profondità contemporanea nel momento in cui mettiamo implicitamente in discussione, con questo intervento, ciò che troviamo bello». «Il corpo delle donne, oggi campo di battaglia politica, raffigurato da La Bagnante, che incurante degli sguardi altrui scopre la sua nudità, acquisisce un senso critico – ha concluso il collettivo – e viene messo in prospettiva, in quanto creazione del male gaze, dello sguardo maschile che oggettifica gli esseri che desidera».
Sulla base della nuova installazione collocata nell’atrio, Palazzo Maffei ha creato Art Lab, un progetto educativo per giovani con lo scopo di esplorare la connessione tra individui e opere d’arte, reinventando oggetti quotidiani e usando nuovi materiali per stimolare la creatività.