La Istanbul Foundation for Culture and Arts, fondazione privata che gestisce l’evento, ha annunciato che la Biennale programmata a Istanbul nel settembre 2024, slitterà nel 2025. L’organizzazione deriva da una serie di critiche nate dopo la nomina nell’agosto 2023 della critica britannica Iwona Blazwick, curatrice della manifestazione. La ragione ufficiale della posticipazione è da ricercare nelle divisioni inaspettate che avrebbero colpito l’edizione prevista quest’anno.
La vicenda in realtà è molto più controversa e complessa e nasce da una contesa tra l’organizzazione della Biennale e quella della Istanbul Foundation for Culture and Arts. Il comitato della Biennale infatti inizialmente non aveva proposto il nome della Blazwick, ma di Defne Ayas curatrice tedesca che in un primo momento era stata giudicata idonea perchè non avrebbe soddisfatto i criteri curatoriali della Istanbul Foundation. La scelta sarebbe stata giudicata troppo azzardata a causa di una mostra dedicata all’artista concettuale turco Sarkis Zabunyan da lei curata nel padiglione turco della Biennale di Venezia 2015.
Nel catalogo presentato infatti, Defne Ayas citava anche il genocidio armeno avvenuto per mano dei turchi e ancora oggi negato dal governo. In particolare un breve saggio di Rakel Dink, vedova di un giornalista turco-armeno Hrant Dink, assassinato a Istanbul nel 2007 e in cui si faceva riferimento al genocidio armeno. Denunciato poco dopo dalle istituzioni governative turche, strano a dirsi, il catalogo è poco dopo scomparso dalla circolazione.
La notizia è subito arrivata negli ambienti della Biennale, generando polemiche e riflessioni sulla libertà di pensiero: Iwona Blazwick, alcuni membri del comitato e numerosi artisti hanno ritirato la loro partecipazione, generando caos e malessere nel mondo dell’arte, vista la forte attesa per l’evento.
«La decisione di non organizzare la 18ma Biennale di Istanbul nel 2024 è stata presa insieme a Iwona Blazwick. Ora l’İksv formerà al più presto un nuovo comitato consultivo sotto la guida del direttore della Biennale di Istanbul Kevser Güler, che ha assunto questo incarico all’inizio del mese. Nell’ambito del nuovo regolamento che abbiamo aggiornato l’anno scorso, sarà selezionato un nuovo curatore e porteremo nuovamente la Biennale di Istanbul al pubblico nel 2025». Queste le dichiarazioni concise della fondazione, che dovrà sicuramente proporre una nuova strategia e un nuovo team curatoriale.