Una lista di mostre da non perdere durante le feste se siete in viaggio in Europa (e non solo)

Da New York a Malaga, ecco una lista di esposizioni imperdibili che abbiamo selezionato per i lettori in giro per il mondo a Natale

Avete progettato un viaggio per le vacanze natalizie? Ci pensiamo noi: ecco una lista di mostre temporanee in Europa e non solo, per arricchire il vostro soggiorno. Da New York a Malaga, una passeggiata tra le iniziative più interessanti

Al New Museum di New York il 10 dicembre ha aperto la mostra “Judy Chicago: Herstory”, prima grande mostra antologica che ripercorre i quasi sessant’anni di carriera dell’artista americana, realizzata nell’unico museo fondato da una donna. All’interno dei quattro piani del museo, la pratica di Chicago si interseca con un’altra “mostra nella mostra” intitolata “The City of Ladies”: opere e materiali d’archivio di oltre ottanta tra artiste, scrittrici e filosofe, tra le quali Simone de Beauvoir, Hildegard of Bingen, Artemisia Gentileschi, Zora Neale Hurston, Frida Kahlo, Hilma af Klint, e Virginia Woolf sono state raccolte dall’artista e dal curatore Massimiliano Gioni. La mostra, visitabile fino al 3 marzo 2023 riempie quella lacuna mai dedicata dalla museografia ad un’artista simbolo del suo tempo e allo stesso tempo contemporanea.

Herstory, Installation View, New Museum, New York 2023, Courtesy of New Museum

A Parigi, la Fondazione Louis Vuitton organizza una tra le più grandi retrospettive mai dedicate a Mark Rothko, visitabile fino al 1 aprile 2024. Negli scenografici ambienti della Fondazione, 115 opere raccontano l’iter dell’artista americano in un viaggio cronologico dalle prime tele ancora figurative, fino alle grandi campiture di colore astratto per cui è principalmente noto. La mostra rappresenta la prima retrospettiva tenutasi in Francia dopo 25 anni, il cui precedente si era tenuto al Musée d’Art moderne de la Ville de Paris nel 1999. Alla Fondazione vedono la luce dipinti appartenenti a collezioni di tutto il mondo: dalla National Gallery of Art di Washington D.C. alla Tate di Londra e la Phillips Collection di Washington D.C., così come collezioni private internazionali e la collezione privata della famiglia dell’artista.

Mark Rothko, Installation View, Fondazione Louis Vuitton, Parigi 2023, 1960 © 1998 Kate Rothko Prizel & Christopher Rothko – Adagp

La Neue Nationalgalerie di Berlino presenta per la prima volta il prestito a lungo termine ricevuto dalla Gerhard Richter Kunststiftung: un corpus di cento opere, curate da Joachim Jäger e Maike Steinkamp e con la stretta collaborazione dell’artista. In futuro, il progetto prevede la presentazione dell’opera di Richter in vesti sempre nuove, con l’invito di curatori e artisti provenienti da tutto il mondo. L’opera centrale della mostra è il ciclo “Birkenau” (2014), composto da quattro dipinti astratti di grande formato, a testimonianza del lungo e profondo lavoro di riflessione che Richter ha portato avanti sull’Olocausto. Basate su quattro fotografie scattate presso il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, l’artista ha trasferito con carboncino e colori a olio le immagini viste, in modo sempre più astratto. Nel periodo delle feste natalizie il museo offre la possibilità di seguire visite guidate e laboratori per bambini (dal 23 dicembre fino alla fine di gennaio) prenotabili sul sito.

Gerhard Richter, Birkenau (937/1-4), 2014, olio su tela, 260 x 200 cm, Leihgabe der Gerhard Richter Kunststiftung, © Gerhard Richter 2023 (31032023)

La ricerca femminista continua alla Tate di Londra con la mostra “Women in Revolt! Art and Activism in the UK 1970-1990”, un’esplorazione ad ampio raggio dell’arte femminista da parte di oltre 100 artiste che lavorano nel Regno Unito, visitabile fino al 7 aprile 2024. Provocazione, protesta e progresso le parole chiavi della selezione operata dalla curatrice Linsey Young con la sezione Contemporary British Art della Tate. La multimedialità delle diverse opere in mostra rende l’operazione espositiva densa di significato, da ammirare forse in più tappe.

Chila Kumari Singh Burman, Solidarity with Sisters, 1981. Photography Varda Agarwal

Se il vostro viaggio include una tappa nella soleggiata Spagna, la mostra “Place-Ness. Habitar un lugar” al Centre Pompidou di Malaga presenta un insieme di opere di artisti storicizzati e non, che lavorano sull’antagonismo urbano-rurale. Per esplorare diverse realtà territoriali, la mostra invita a cambiare la nostra visione per considerare questi spazi come interdipendenti invece che statici. Le sei sezioni del percorso sono altrettanti indizi per analizzare il modo in cui abitiamo un luogo: opere di Richard Long, Fernand Léger, David Hockney, Marc Chagall, Daniel Spoerri e Gerhard Richter. La passeggiata nella struttura del Centre Pompidou, oltre che obbligatoria per il progetto architettonico, permette anche di intersecare la mostra “Place-Ness. Habitar un lugar” con altre allestite nel museo spagnolo: “Los Pueblos del Mañana. Una exposición-taller de Jean-Charles de Castelbajac”, visitabile fino al febbraio 2024, “Ettore Sottsass. El Pensamiento Mágico” anch’essa fino al febbraio 2024, e la Benalsur 2023. Interferencias Intersticiales” fino al 12 febbraio 2024.

Barthélémy Toguo, Rédemption, 2012 – 2014 Wood, metal, plastic, fabric, ink 430 × 600 × 150 cm Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne – Centre de création industrielle © Adagp, Paris, 2023 Photo credit : Georges Meguerditchian – Centre Pompidou, MNAM-CCI /Dist. RMN-GP