Promuovere l’arte italiana per il mondo. Il progetto del MiC

Presentato il programma di networking del Ministero che promuove l’internazionalizzazione dell’arte italiana nell’ambito di una virtuosa partnership pubblico/privato

Si è tenuta questa mattina, 5 luglio 2023, la conferenza stampa di presentazione del progetto Bel Paese. Promoting Italian Art Around the World, programma di networking internazionale che nasce nell’ambito del Protocollo di Intesa siglato a luglio del 2021 dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e dal Comitato Fondazioni Arte Contemporanea con l’obiettivo di promuovere l’internazionalizzazione dell’arte italiana nell’ambito di una virtuosa partnership pubblico/privato. 

Nella Sala Spadolini del Collegio Romano, hanno parlato: Mario Turetta, Segretario Generale del Ministero della Cultura, Alessandro De Pedys, Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Fabio De Chirico, Dirigente del Servizio II – Arte Contemporanea della DGCC del Ministero della Cultura, e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente del Comitato Fondazioni Arte Contemporanea, con le conclusioni del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

«Fin dalla sua istituzione la direzione generale creatività contemporanea ha posto l’internazionalizzazione dell’arte italiana al primo posto tra i suoi obiettivi strategici», ha aperto la conferenza Mario Turetta, per lasciare la parola ad Alessandro De Pedys che ha elencato alcune delle tappe del percorso portato avanti: «Il Ministero degli Esteri ospita nei suoi spazi la Collezione Farnesina. Un unicum italiano, di una collezione che non si trova dentro un museo ma in un palazzo ministeriale. Recentemente abbiamo acquisito anche opere di artisti molto giovani. La stessa Collezione viaggerà nelle prossime settimane verso Seul con la mostra curata da Achille Bonito Oliva, La grande visione, a conferma del nostro impegno in tal senso, verso un’apertura internazionale delle collezioni italiane». 

«Bel Paese non è soltanto un auspicio ma l’idea di mettere in campo una rete di sinergie utilizzando il know how e le competenze e la rete di relazioni che le Fondazioni come la Sandretto Re Rebaudengo hanno intessuto in questi anni e che per noi sono fondamentali per promuovere gli artisti italiani e soprattutto gli artisti italiani contemporanei all’estero», ha spiegato Fabio De Chirico. «Ultimamente si sta molto ragionando sulla promozione dell’arte contemporanea all0estero, sottolineando soprattutto gli aspetti di criticità, penso soprattutto alla pubblicazione Quanto è riconosciuta l’arte italiana all’estero del Sole24Ore, ed emerge con forte evidenza quanto l’azione di sostegno passi attraverso le azioni che noi mettiamo in campo. In primis, attraverso il progetto sistemico di Italian Council, ormai alla sua dodicesima edizione. Il progetto che noi presentiamo oggi si va a incasellare dunque all’interno di un sistema di azioni, è uno dei punti di una circolarità di azioni che la Direzione Generale sta mettendo in campo». 

Il progetto sarà strutturato per questa prima edizione, nelle due sedi di Napoli (10-12 luglio) alla Fondazione Morra Greco, e Torino (a settembre), proprio presso la sede di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. Nei tre anni in cui verrà svolto il progetto, sarà sempre diviso tra una città del Nord e una città del Sud Italia, in modo da permettere a tutti gli artisti selezionati dal comitato scientifico composto tra gli altri da Anna Mattirolo e Stefano Colicelli Cagol. I dieci artisti selezionati: Francesco Arena, Jacopo Benassi, Giulia Crispiani, Stefano Arienti, Giulia Piscitelli, Betty B., Caterina De Nicola, Adji Dieye, Raffaella Naldi Rossano e Lina Pallotta, che avranno la possibilità di interfacciarsi con le realtà internazionali: MUDAM di Lussemburgo, KIASMA di helsinki, MACBA di Barcellona e il Kunstverein di Amburgo.

«Questo è un progetto che rafforza il rapporto tra noi fondazioni e il ministero della cultura – ha commentato Patrizia Sandretto Re Rebaudengo – dando nuova energia per il nostro lavoro, in funzione di una rinnovata partnership tra pubblico e privato. Lo scopo di Bel Paese è quello di dare un’opportunità, una possibilità in più, di poter entrare in contatto con delle figure professionali provenienti dalle più prestigiose realtà d’arte contemporanea italiana, permettendo di rafforzare la ricerca di ciascun artista. Io credo fortemente in questo progetto, anche grazie a un vecchio progetto della FSRR, nato ormai 17 anni fa, Young Curators Residency. Ecco Bel Paese, compie un altro passaggio: porterà in Italia importanti curatori, critici, direttori di musei del mondo, costituirà un’altra forma di sostegno ad artisti giovani e anche ad artisti con una carriera più consolidata».