Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma sono state inaugurate due interessanti mostre: un’esposizione dedicata all’artista spagnolo Pablo Picasso (Malaga 1881-Moungins 1973) dal titolo Picasso Metamorfico e Panorama XIX. L’Ottocento nelle collezioni delle Galleria Nazionale, una mostra di opere dell’Ottocento selezionate dalle collezioni della Galleria.
Sotto la curatela di Fernando Castro Flòrez, nel 50° anniversario della morte di Picasso e a 70 anni dall’importante mostra del 1953 che si tenne negli stessi spazi, la Galleria Nazionale ha scelto di rendere omaggio a uno dei più grandi artisti del Novecento.

In mostra sono esposte più di 300 opere, tra disegni e incisioni, provenienti dalla collezione del Museo Casa Natal Picasso di Malaga, che risalgono a un periodo che va dal 1905 al 1972: un ampio ventaglio di opere che offre al pubblico italiano un’occasione di conoscenza ravvicinata del lavoro dell’artista. Tuttavia, in mostra il richiamo alla grande personale del 1953, curata da Lionello Venturi con la soprintendenza della direttrice Palma Bucarelli, è chiaro: carteggi, articoli di giornale e fotografie riportano alla memoria quella che Flòrez ha definito come: «la prima grande mostra di Picasso in Europa dopo le Seconda guerra Mondiale. Una mostra di riferimento. Inoltre alcune delle grafiche esposte oggi erano state esposte anche nel 1953».
Altrettanto interessante e ricca di spunti la mostra Panorama XIX. L’Ottocento nelle collezioni delle Galleria Nazionale, un progetto curato dalla Direttrice Cristiana Collu con la collaborazione di Chiara Stefani che riporta all’attenzione del pubblico una parte delle opere dell’Ottocento, alcune delle quali esposte per la prima volta, facenti parte della collezione della GNAM. Nel Salone Centrale si dipana la mostra, composta da più di 200 opere tra sculture, dipinti, opere video e estratti cinematografici che si integrano con Time is Out of Joint, dando tuttavia vita ad un corso. Il progetto espositivo, che vuole evidenziare il processo di accumulo che ha dato origine alla collezione, ricrea una vera e propria quadreria che segue la logica dell’horror vacui, marcando la presenza fino ad ora più contenuta delle opere del XIX secolo, già presenti all’interno delle sale.

I dipinti sulle pareti non seguono un ordine cronologico ma accostamenti dati dalla familiarità di alcune opere: «Disponendo i dipinti sulle pareti, abbiamo replicato qualche accostamento forse precedentemente impensato. Ma è la natura stessa di alcune opere che ci ha portato ad accostare sulla parete, e prima ancora mentalmente, un Giacomo Balla e un Michele Gordigiani, entrambi debitori rispetto a quella tradizione della conversazione di artisti nell’atelier che risale a Henri Fantin-Latour con il suo Hommage a Delacroix, esposto al Salon del 1864», scrive infatti Chiara Stefani.
Picasso Metamorfico
Panorama XIX. L’Ottocento nelle collezioni delle Galleria Nazionale,
fino al 5 novembre 2023
La Galleria Nazionale – Viale delle Belle Arti, 131, Roma