Aperto a Istanbul il nuovo museo disegnato da Renzo Piano

Il primo museo d'arte contemporanea della Turchia si affaccia sul lungomare di Karaköy, dove si incontrano il Bosforo e il Corno d'Oro

Progettato da uno dei più grandi architetti del panorama mondiale, Renzo Piano, a Istanbul nasce il primo museo d’arte contemporanea della Turchia. L’Istanbul Modern si affaccia sul lungomare di Karaköy, uno dei quartieri storici di Istanbul dove si incontrano il Bosforo e il Corno d’Oro. La nuova istituzione ospita mostre temporanee, programmi interdisciplinari, proiezioni cinematografiche, ma soprattutto accoglie un’ampia collezione di opere realizzate da vari artisti internazionali selezionati lungo un arco temporale che va dal 1945 a oggi.

Il design dell’edificio, che rappresenta il primo contributo di Renzo Piano in Turchia, è ispirato alle acque scintillanti del Bosforo e ai suoi riflessi: la facciata composta da pannelli di alluminio crea particolari giochi di luci, evocando anche l’effetto iridescente delle squame dei pesci. Gli spazi al piano terra del museo ospitano, oltre alla biblioteca, alle aree educative e ai punti ristoro, anche un’opera permanente di Richard Wentworth, False Ceiling, e l’installazione site specific di Olafur Eliasson, Your unexpected journey. Progettato dallo studio RPBW ‒ Renzo Piano Workshop Building, in collaborazione con Arup il museo è stato inaugurato lo scorso 4 maggio in piena campagna elettorale. Ad arricchire la nuova istituzione sono anche un auditorium da 156 posti, una galleria fotografica e persino una terrazza panoramica che si affaccia sul mare. Attualmente l’istituzione accoglie cinque esposizioni, tra cui Floating Islands, con oltre 280 opere, la maggior parte delle quali esposta in questa occasione per la prima volta, e Constructing Architecture, che riunisce nuovi lavori del fotografo di architettura Cemal Emden per svelare le fasi costruttive dell’edificio museale progettato dallo studio guidato da Renzo Piano.

«L’edificio è politico perché questa parola deriva dal termine greco polis, che vuol dire città, e Istanbul Modern è politico in senso profondo, riguarda la comunità, cerca di rendere la città un posto migliore dove vivere e Istanbul se lo merita», ha commentato l’architetto. «”Progettare un’edificio è una missione nobile, un’arte per la comunità pubblica. Tutti i musei che ho fatto hanno la stessa funzione: sono luoghi per le persone».

info: istanbulmodern.org