A Venezia inizia il restauro della Basilica di San Marco

Gli interventi di restauro, che si stima dureranno due anni, sono possibili grazie a un finanziamento del Ministero della Cultura di 3 milioni di euro

Un finanziamento che supera i 3 milioni di euro, concesso dal Ministero della Cultura e assegnato alla Soprintendenza archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, è stato destinato ai lavori di restauro della Basilica di San Marco, in particolare a quelle aree maggiormente danneggiate dalla grave inondazione del 2019.

La Basilica veneziana ha da sempre sofferto del fenomeno dell’acqua alta, sebbene oggi il MOSE stia difendendo la città dall’innalzamento delle maree. Il cantiere si concentrerà sulle cruste lapidee e marmoree, che rivestono le pareti interne dell’ala nord del nartece, e sulla pavimentazione in opus tessellatum contornante l’altare del Santissimo. Per quanto attiene, in particolare, all’area del nartece, l’intervento è finalizzato al raggiungimento di due obiettivi fondamentali: la rimozione, laddove possibile, delle cause del degrado delle incrostazioni marmoree; li blocco dell’avanzamento del degrado stesso, presente con forme diverse sulle varie superfici.

Particolare attenzione, nel corso della firma dell’accordo per la concessione dei lavori alla ditta Rti Lares, è stata data da parte del primo procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin, e dal sovrintendente di Venezia Fabrizio Magani al fatto che il finanziamento rientra nel Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali e alla celerità dei tempi tra la firma del decreto ministeriale e l’avvio dei lavori. «Siamo consapevoli che utilizziamo risorse pubbliche per un bene dell’umanità», ha detto Bruno Barel, uno dei sette procuratori di San Marco. L’azienda chiamata a operare nel rispetto della documentazione storica disponibile negli archivi della basilica, ha assicurato lo svolgimento delle opere previste nell’arco di due anni e quattro mesi.