In un’integrazione sempre più diffusa tra cultura ed economia locale, tra beni e territorio, torna per il quarto anno consecutivo il progetto itinerante Una Boccata d’Arte, promosso da Fondazione Elpis, in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione curatoriale di Threes.
Nato dal desiderio di dare un segnale di incoraggiamento e resilienza post pandemico alle comunità locali, l’obiettivo principale del programma di quest’anno rimane sempre lo stesso: valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico di piccoli centri, lontani dai circuiti tradizionali del turismo e dell’arte contemporanea e creare al tempo stesso opportunità di espressione per artisti emergenti.
«La volontà è quella di dare, anche quest’anno, spazio ai giovani, alla loro capacità di proporsi in maniera sempre originale, lavorando con media diversi e attivando un dialogo artistico e umano sorprendente in grado di incuriosire e coinvolgere le comunità locali, tra performance e laboratori per bambini», afferma Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis.

Il campo di indagine di quest’anno riflette sulla componente sonora in relazione al tema dell’ecologia. Nel confronto con il territorio di ciascun borgo, anche in quest’edizione venti nuovi artisti, differenti per generazione e formazione, sono stati invitati a realizzare venti rispettivi interventi, andando a dialogare con la storia e le tradizioni del luogo e di chi lo abita.
Per tutta l’estate sarà possibile vedere progetti e installazioni site specific e interventi inediti composti, talvolta, da più opere diffuse, in luoghi inaspettati. Come ad esempio gli interventi di Riccardo Benassi a Gardone Riviera in Lombardia o il duo Invernomuto – composto da Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi – invitato a portare avanti una ricerca visiva e sonora fortemente sperimentale a Vermogno, frazione di Zubiena in Piemonte; anche nel borgo di Fénis in Val d’Aosta, con l’intervento site specific, BODIES AND SUBWOOFERS (B.A.S). 8.0: PERMANENZA, l’artista brasiliana Stefanie Egedy crea un’esperienza vibrazionale per il corpo e la mente, attraverso onde sonore a bassa frequenza.


Il viaggio inclusivo alla scoperta di tradizioni remote legate al territorio continua nel centro Italia attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi artistici diversi. Dall’intervento a Travo in Emilia Romagna, in cui Raghad Saqfalhait si ispira ai racconti degli abitanti del borgo e alla sua storia geologica, in un sentiero composto da diverse sculture realizzate con materiali differenti e un video concepito come mappatura affettiva degli abitanti; fino alla Sagra della Lucertola di Simone Carraro a Pietracamela in Abruzzo, dove attraverso una rappresentazione di una messa in scena carnevalesca, sullo sfondo di un borgo pieno di muschi e piccoli rettili, la presenza umana diviene legata al ricordo di un tempo in cui l’uomo era fortemente unito al territorio.



Opera realizzata con il sostegno di Fondazione Elpis nell’ambito di Una Boccata d’Arte 2023
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Fino a raggiungere la fine dello stivale, con la scultura di Diego Miguel Mirabella, Il buffone, coordinata da Michele Tiberio. Si tratta di un’installazione scultorea collocata nella piazza principale del borgo, un cantastorie che narra avventure e disgrazie, mescolando realtà, e finzione, passato, presente e futuro. L’artista ha creato un albero di bronzo composto da rami di rosa, di quercia e di faggio, ricoperto interamente da decori realizzati dalla Pontificia Fonderia Marinelli, la stessa che dal 1040 realizza le campane per i Papi.
Ogni elemento dell’albero narra dei racconti, rimanda a culture italiche, arabe, normanne e medievali, attraversa il tempo e lo spazio, fino ad arrivare ai giorni nostri. Spiega Mirabella: «Nel pensare il progetto ho considerazioni contrastanti, alle volte la vedo come abbondanza di decoro: sintomo di un seducente declino; altre invece come la pelle di un saggio nomade e i segni di una vita significativa. Quest’incertezza, insieme ad altre, mi fa sorgere il desiderio – e perché no? – di abbracciarlo».
GLI ARTISTI E I BORGHI:



Stefanie Egedy a Fénis (AO) in Valle d’Aosta; Invernomuto a Vermogno – frazione di Zubiena (BI) in Piemonte; Leonardo Meoni a Castelvecchio di Rocca Barbena (SV) in Liguria; Jacopo Benassi a Gardone Riviera (BS) in Lombardia; Benjamin Jones a Pieve Tesino (TN) in Trentino-Alto Adige; Diego Perrone a Costozza – frazione di Longare (VI) in Veneto; Judith Hopf a Aquileia in Friuli-Venezia Giulia; Raghad Saqfalhait a Travo (PC) in Emilia-Romagna; Theodoulos Polyviou a Fosdinovo (MS) in Toscana; Mattia Pajè a Toscolano – frazione di Avigliano Umbro (TR) in Umbria; Margherita Raso a Petritoli (FM) nelle Marche; Laetitia KY a Rocca Sinibalda (RI) nel Lazio; Simone Carraro a Pietracamela (TE) in Abruzzo; Diego Miguel Mirabella ad Agnone (IS) in Molise; Serena Vestrucci a Cetara (SA) in Campania; Evita Vasiļjeva a Maruggio (TA) in Puglia; Arianna Pace a Rivello (PZ) in Basilicata; Mohsen Baghernejad Moghanjooghi a Santa Severina (KR) in Calabria; Ella Littwitz a Pollina (PA) in Sicilia; Raffaela Naldi Rossano a Belvì (NU) in Sardegna.
Una Boccata d’Arte
dal 24 giugno al 24 settembre
www.unaboccatadarte.it