La Fondation H, dedicata alla promozione dell’arte in Madagascar, ha aperto una nuova sede

Uno sguardo sul fermento culturale malagascio che, con questa nuova apertura, promuove la scena artistica e l'ecosistema locale

La Fondation H, una delle poche e più prestigiose in Madagascar, ha aperto le porte del suo nuovo spazio di 2.200 mq il 28 aprile 2023, concepito come catalizzatore per la scena artistica e l’ecosistema locale.
Si conferma così il fermento del panorama artistico malgascio, già presentato sulla scena alla Biennale del 2019.

© Sarah Tétaud / RFI, courtesy Fondation H

Sebbene di movimento culturale ce ne sia sempre stato – la nascita dell’arte malgascia non rimonta certo agli anni duemila – possiamo affermare che quell’anno abbia segnato ufficialmente l’ingresso del Madagascar nel circuito del contemporaneo con un padiglione a Venezia dedicato alla quarta isola più grande al mondo. Da quel momento, infatti, si è risvegliato un interesse internazionale per una serie di artisti locali che meritano di essere sostenuti da musei e fondazioni.

In quell’ormai lontano 2019, la capitale, Antananarivo, aveva aperto dal 2017 la Fondation H, prima fondazione di privata per l’arte contemporanea in Madagascar e prima istituzione culturale davvero importante nel Paese. Il piccolo spazio espositivo, creato su iniziativa dell’imprenditore e mecenate Hassanein Hiridjee come organizzazione senza scopo di lucro, negli ultimi anni ha avuto un ruolo fondamentale nella promozione degli artisti africani, con l’obiettivo di facilitare l’accesso del pubblico all’arte e a partecipare attivamente allo sviluppo e alla strutturazione della scena artistica dell’Oceano Indiano.

Il 2021 la Fondazione, già associata al Prix Paritana – che offre una borsa di studio e una residenza di tre mesi presso la Cité internationale des arts a tre artisti malgasci e ogni anno, nell’ambito di questo premio, viene organizzata una mostra di dieci artisti nominati presso l’Istituto francese del Madagascar – decide di espandersi in Europa e apre le porte a Parigi con una sede fisica.

Nel frattempo, sempre ad Antananarivo, il Fondo Yavarhoussen, che aveva sostenuto il padiglione nazionale del Madagascar rappresentato da Joël Andrianomearisoa alla Biennale di Venezia, aveva inaugurato nel 2020 l’Hakanto Contemporary. Spazio indipendente e no-profit, il centro nasceva proprio sotto la direzione artistica di Joël Andrianomearisoa, per presentare al mondo la ricchezza dell’arte contemporanea malgascia.

Biennale di Venezia, 2019, photo Jean-Pierre Dalbéra 

A rafforzare ora questo sostegno istituzionale per la scena contemporanea in Madagascar è appunto la creazione di un nuovo grandissimo spazio, interamente gratuito, nel cuore della capitale malgascia, con una mostra tributo dedicata alla grande artista malgascia Zoarinivo Razakaratrimo, alias Madame Zo.

Il nuovo spazio è ospitato in un magnifico edificio in mattoni rossi risalente all’inizio del XX secolo. In origine serviva come ufficio postale e telegrafico centrale di Antananarivo durante il dominio coloniale francese del Madagascar. Il centro d’arte si trova in un quartiere della città noto come Ambatomena, che significa “luogo delle pietre rosse” per via degli edifici coloniali di colore rosso.

Lo spazio è stato ampiamente ristrutturato dallo studio di architettura malgascio Otmar Dodel, che ha lavorato in collaborazione con gli artigiani locali. Gli architetti hanno studiato i progetti originali negli archivi della città per riportare le facciate dell’edificio alla loro antica grandezza.

La fondazione si propone di presentare una grande mostra all’anno e senza biglietto d’ingresso!