Mostrare l’invisibile. Salvatore Settis in una Lectio Magistralis sulla figura di Germano Celant

A conclusione delle Giornate tematiche di studio dedicate al critico scomparso tre anni fa, l'Accademia dedica un ultima Lectio Magistralis al suo lavoro curatoriale

Qual è la trama interiore che ha assicurato coerenza e forza alle mostre curate da Germano Celant? In che misura la sua tecnica curatoriale ha fatto leva sull’aura delle opere esposte? Quale è stata, nella sua ricerca, la dinamica fra il rigore della sequenza storica e l’ordito concettuale?
In una Lectio Magistralis tenuta da Salvatore Settis oggi, mercoledì 19 aprile, alle ore 17.30 all’Accademia Nazionale di San Luca, nel Salone d’Onore di Palazzo Carpegna, si tenterà di rispondere a questi interrogativi e di riguardare al lavoro di uno dei critici più importanti che la storia dell’arte ha avuto, Germano Celant. Mostrare l’invisibile.

Instancabile studioso, critico attivo sulla scena internazionale, curatore di mostre epocali, autore di centinaia di pubblicazioni tra cataloghi e monografie, oltre che responsabile di importanti istituzioni internazionali tra Stati Uniti e Italia, Germano Celant ha ricoperto un ruolo di spicco nel dibattito artistico contemporaneo caratterizzato da uno sguardo attento e innovativo che ha contribuito ad allargare l’orizzonte culturale, oltrepassando i confini tra le discipline creative.
Antonella Soldaini, consulente curatoriale e responsabile della ricerca scientifica dello Studio Celant ha così commentato: «Avere avuto la possibilità di cominciare ad analizzare la figura di Germano Celant attraverso le diverse angolature offerte dalle relazioni degli storici dell’arte, artisti, curatori, architetti che hanno preso parte alla serie di convegni che si sono tenuti tra il 2022 e il 2023, è auspicabile possa avere contribuito a meglio mettere a fuoco la figura di questa complessa personalità. Durante i vari incontri sono emersi diversi punti di vista, a volte anche contraddittori tra loro e che hanno però cominciato a delineare una storia, quella del critico, che ancora necessita di certo di ulteriori approfondimenti. Di conseguenza la “rituale” domanda iniziale di Marco Tirelli – Celant è un monumento o un faro? – resta per ora, secondo me, necessariamente senza risposta. La raccolta in un volume di tutti gli interventi sarà per questo, si spera, uno strumento prezioso proprio per chi volesse continuare ad indagare l’attività di Celant e capire cosa ha rappresentato, dal punto di vista storico-critico, nell’ambito dell’arte contemporanea italiana e internazionale».
Quest’incontro arriva a conclusione delle Giornate tematiche di studio dedicate al critico, scomparso tre anni fa, attraverso un approfondimento tematico della sua attività: Germano Celant. Cronistoria di un critico militante. Una lunga serie di incontri realizzati tra settembre 2022 e aprile 2023 e curati dallo Studio Celant in collaborazione con Accademia Nazionale di San Luca, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – Museo Madre, Fondazione Giorgio Cini, Fondazione Prada, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e Triennale Milano.

Marco Tirelli, Presidente dell’Accademia Nazionale di San Lucatira le somme dei risultati ottenuti dall’iniziativa: «Durante queste giornate di studio sono emerse e sono state approfondite le innumerevoli caratteristiche e sfaccettature di questa personalità formidabile, interprete e protagonista della società e dell’arte a lui contemporanee, ma soprattutto si è resa evidente la luce che ancora oggi la sua figura continua a emanare sull’arte contemporanea e sul suo sistema. L’intervento di Salvatore Settis chiude questo ciclo di incontri ma, allo stesso tempo, ponendo nuovi interrogativi, contribuisce ad aprire ulteriori spunti di riflessione e una nuova prospettiva sui segni, le indicazioni e le eredità che Celant ci ha lasciato. Settis, continuando ad aprire orizzonti, ci confermerà l’inesauribilità dell’universo Celant». Tutti gli interventi delle Giornate di studio, inoltre, saranno raccolti in un volume pubblicato da Skira che costituirà uno strumento di studio sull’attività di Germano Celant. 

A seguire, l’inaugurazione della mostra Giulio Paolini. A come Accademia, ideata da Marco Tirelli e Antonella Soldaini, a cura di Antonella Soldaini. Un percorso in cui l’artista presenta sei opere inedite appositamente realizzate per Palazzo Carpegna, dove il pubblico viene guidato attraverso un itinerario concettuale composto da diversi media – pittura, fotografia e scultura – che creano uno spazio analitico e poetico.

Accademia Nazionale di San Luca
Palazzo Carpegna – Salone d’Onore
piazza dell’Accademia di San Luca 77, Roma

Sarà possibile seguire l’incontro anche in diretta streaming.