Cadogan Gallery è una galleria londinese che lavora fin dagli anni Ottanta con artisti emergenti, midcareer e affermati. Negli anni ha aperto anche uno spazio temporaneo per progetti speciali nello Hampshire e oggi, dopo oltre quarant’anni di esperienza, fa il salto internazionale aprendo la sua sede a Milano, in un fabbricato in via Bramante, all’interno di un quartiere che viaggia sospeso tra le sue caratteristiche case di ringhiera e i grattacieli di Porta Nuova. «Milano è sempre stata un centro culturale e artistico e questo, in combinazione con il fatto di essere un importante polo finanziario e commerciale, ha portato a una fiorente scena galleristica», ha dichiarato il direttore dello spazio Freddie Burness.

Apre la stagione espositiva milanese, fino a fine marzo, Carta, personale di Sam Lock che porta avanti le esplorazioni sulle idee di presenza e assenza, storia e memoria, tempo e ripetizione, già presentate in una sua personale a Londra nel 2022. Un mix tra passato e futuro, memoria ed evoluzione, che è centrale nella nuova operazione della galleria. Non è casuale, la scelta di portare in scena opere pittoriche per sottolineare questa nuova tendenza pittorica presente nelle nuove generazioni di artisti.
Al centro della nuova mostra di Sam Lock c’è dunque la carta. Recuperata da una collezione danneggiata di libri d’arte scartati, questa serie di opere combina vecchie pagine incollate su tela, con interventi e segni realizzati dall’artista. Le pagine su tela creano un motivo a griglia, una suggestione lineare allo spazio della tela che noi, da spettatori, proviamo a leggere. C’è qui una parziale uniformità di segno, ma allo stesso tempo tutto è diverso. L’apparente intenzionalità è un’illusione, ognuna creata in modo del tutto intuitivo. I segni sono indicazioni, che portano dentro e fuori dal dipinto: strade verso il nulla, ripetizioni e isolamenti.

Sam Lock, Carta, 2023, exhibition view at Cadogan Gallery, Milan. Credit Cadogan Gallery
tutte le info e i prossimi appuntamenti: cadogangallery.com