I coriandoli di Lara Favaretto nel fashion show di Loewe

Per la sfilata parigina di Loewe, Favaretto ha creato un set che abbraccia l'inevitabilità del collasso, tra ordine ed entropia

La collezione donna autunno inverno 2023-24 di Loewe, ha sfilato nei giorni scorsi a Parigi nella magica cornice dello Château de Vincennes. All’interno della struttura minimalista bianca che ospitava la sfilata del brand, un setting occupato da 21 cubi di coriandoli colorati pressati. Sono le opere Colored confetti dell’artista contemporanea italiana Lara Favaretto, un’analisi tra ordine ed entropia realizzata con i colori campionati dai fotogrammi del film Midsommar (2023). E proprio su questo netto contrasto, il direttore creativo Jonathan Anderson verte la sua idea di «Reduction, in and out of focus», quasi ad abbracciare una necessità di un rigoroso ritorno all’ordine a fuoco e fuori fuoco. Una messa a fuoco diversa che viene raccontata con abiti drappeggiati sostenuti da sfere di metallo posizionate sul décolleté, cappotti super sparkling, pantaloni ricoperti di piume lilla, pellicce bicolore e abiti di seta trompe-l’oeil.

Loewe fashion show, Paris, 2023

Per l’allestimento del fashion show, l’artista ha creato un’installazione già nota al pubblico dell’arte contemporanea, fatta di cubi di coriandoli colorati – la più grande fino ad ora, utilizzando quasi 10 tonnellate di coriandoli – che si sparpagliano per tutta la stanza generando un paesaggio che viene eroso dai soggetti che lo attraversano. Esplorando lo spazio tra ordine ed entropia, Favaretto utilizza materiali volatili e fragili per creare opere che abbracciano l’inevitabilità del collasso. I cubi hanno un aspetto instabile, incarnano un senso effimero di transitorietà, scandito dallo scorrere del tempo. La massa di coriandoli di carta viene compressa all’interno di un involucro di legno solo dal peso e dall’azione del corpo umano, la solidità è costantemente minata da un’inevitabile quanto imprevedibile disgregazione. L’iniziale purezza e compattezza della forma e del colore di questi cubi è resa vulnerabile dall’estrema leggerezza e volatilità del materiale di cui sono composti, basta un soffio d’aria per disperdere i minuscoli frammenti colorati, e i cubi si arrendono gradualmente alla prima rovina.

Lara Favaretto in Museum Voorlinden, 2020

La ricerca di Lara Favaretto trova da sempre ispirazione nella dimensione della festa, attingendo a manifestazioni popolari quali il carnevale, il mondo del circo e quello delle giostre. Ogni opera dell’artista nasce dal desiderio di “regalare un giorno”, offrendo l’emozione di un tempo sospeso, separato dalla prevedibilità del quotidiano e, al contrario, allietato dalla possibilità del meraviglioso. Contemplando l’ipotesi di spostare il punto di vista sulla realtà, ciascun lavoro diventa così un dono attraverso il quale rendere tangibile l’ebbrezza di un mondo alla rovescia.