Per il Super Bowl LVII, l’opera di Lucinda Hinojos racconta tutta l’eterogeneità etnica dell’Arizona

Per la finale del campionato statunitense allo stadio di Glendale, l'artista chicana realizza il più grande murale nella storia del Super Bowl

L’appuntamento sportivo più atteso negli Stati Uniti e non solo, è in arrivo il 12 febbraio 2023. La finale del Super Bowl LVII, si disputerà quest’anno allo State Farm Stadium di Glendale, in Arizona, e per l’occasione la NFL ha commissionato un’opera d’arte che ne rappresenti visivamente l’importanza a Lucinda Hinojos, originaria proprio dell’Arizona. Conosciuta come La Morena, Hinojos è la prima artista chicana a essere selezionata dalla NFL per realizzare l’opera simbolo del Super Bowl.
Un murale di 882 metri quadrati – il più grande nella storia del Super Bowl – realizzato in collaborazione con Indige Design Collab di Cahokia Socialtech e Artspace, insieme ad altri artisti indigeni come Randy Barton, Anitra “Yukue” Molina e Carrie “CC” Curley al Monarch Theatre di Phoenix. Il design ideato da Hinojos onora i legami della sua famiglia con il Messico e le tribù Pascua Yaqui, Chiricahua Apache, White Mountain Apache e Pima (Akimel O’Odham).

Marissa Solis, senior vice president of global brand and consumer marketing della NFL, ha dichiarato che «l’intuizione di Lucinda e il suo legame diretto e personale con la straordinaria e diversificata storia dell’Arizona l’hanno resa la partner perfetta per questo progetto. Una donna che rappresenta autenticamente la sua eredità chicana».

In primo piano nel dipinto si vedono le White Tank Mountains che si riflettono sul Vince Lombardi Trophy e sono visibili dallo State Farm Stadium. Su entrambi i lati del trofeo ci sono una ballerina Fancy Shawl e un danzatore azteco. Hinojos ha voluto mettere in risalto l’eterogeneità etnica dell’Arizona, popolata da messicani, messicani americani e chicani, nonché le 22 distinte tribù native le cui terre ancestrali costituiscono l’attuale territorio dello Stato. I resti preistorici ritrovati ai piedi della White Tank Mountains sono stati attribuiti alla Western Archaic culture, un popolo nomade del deserto che avrebbe abitato queste terre già nel 2000 a.C., e al popolo Hohokam, che creò insediamenti tra queste montagne tra il 500 d.C. e il 1100 d.C.. A partire dal XVI secolo e prima della colonizzazione, le terre ospitarono invece gli Yavapai occidentali.
Con la sua opera Lucinda Hinojos riunisce idealmente tutte le anime che hanno vissuto in Arizona, nella speranza che possano stimolare un profondo senso di appartenenza tra la popolazione che la abita oggi. Il dipinto,oltre a essere esposto in tutta l’Arizona nelle settimane precedenti la partita, sarà presente sui biglietti necessari per accedere allo stadio.