
Una presentazione decisamente trionfale per la nuova edizione di miart, la fiera d’arte moderna e contemporanea di Milano che ritorna dal 14 al 16 aprile 2023, per la sua 27ma edizione.
Ospitata nella Sala delle Passioni, nel cortile di Brera, e tenuta a battesimo dal direttore della Pinacoteca, James Bradburne, alla presenza di Luca Palermo, Amministratore Delegato di Fiera Milano, dell’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi e del direttore Nicola Ricciardi, al suo terzo anno, l’edizione di quest’anno ritorna con un auspicio di successo.
Sono 169 le gallerie presenti alla fiera, provenienti da 27 Paesi diversi contando su una partecipazione straniera di oltre il 40 per cento.
Restano le tre sezioni: Emergent, a cura di Attilia Fattori Franchini, dedicata a 26 giovani gallerie; Established, la main section che ospita le 133 gallerie il cui lavoro è dedicato all’arte contemporanea e a quella del XX secolo, e Decades, a cura di Alberto Salvadori, che racconta la storia del secolo scorso attraverso 10 progetti monografici dagli anni ’10 del Novecento agli anni ’10 del Duemila.
Sono otto invece i premi confermati tra cui la nuova commissione Henraux che offrirà alla città di Milano la possibilità di scoprire un progetto inedito che resterà per un anno in mostra al Museo del Novecento.

Il direttore Ricciardi parla di un grande ritorno di fiducia di diverse gallerie che nel corso degli anni sono passate da Emergent a Established proprio all’interno della fiera di Milano. «C’è la volontà di far diventare la Triennale la casa di miart in città, per poter lavorare su contenuti inediti e innovativi per una fiera – afferma – un lavoro sulle fondamenta per poter ricominciare, in un “crescendo” che non è una parola-escamotage ma il primo passo per dare una forma alla miart del domani».
Per Luca Palermo, miart è una fiera che « è destinata a diventare un vero e proprio referente globale del mercato dell’arte, in grado di attrarre non solo artisti e collezionisti ma anche aprire collaborazioni, il tutto con un occhio puntato alla tutela dell’ambiente e all’impatto che queste grandi manifestazioni fieristiche hanno sul territorio».
I primi nomi trapelati durante la conferenza, tra gallerie italiane e straniere: C L E A R I N G (Bruxelles, New York, Los Angeles), Andrew Kreps Gallery (New York), Perrotin (Parigi, New York, Hong Kong, Seoul, Tokyo, Shangai, Dubai), Esther Schipper (Berlino, Parigi, Seoul), Hoa Galeria (San Paolo) Capsule Shanghai (Shanghai) e anche le storiche gallerie milanesi: Tommaso Calabro, Raffaella Cortese, Monica De Cardenas, Gió Marconi, FRANCESCA MININI, Vistamare e ZERO.

L’identità visuale della fiera è, per il secondo anno, affidata a Cabinet, con la direzione creativa di Francesco Valtolina e Rossana Passalacqua.
Tutte le info in aggiornamento: www.miart.it