Non solo Torino. Presto anche Firenze avrà un proprio centro dedicato alla formazione delle discipline umanistiche, musica e arti. Lo ha dichiarato in questi giorni il sindaco Dario Nardella, parlando dei suoi prossimi programmi per il capoluogo toscano, in seguito alla riqualificazione dell’area industriale delle OGR – Officine Grandi Riparazioni, situate nella zona di Porta al Prato, non distante dalla stazione Leopolda: «Un progetto culturale per artisti e giovani. Che qualifichi e sia il simbolo del nuovo quartiere. Un grande centro dell’arte contemporanea, collegato al Maggio». L’area OGR, infatti, è stata venduta alle Ferrovie dello Stato e a una impresa italiana e l’idea è proprio quella di qualificare lo sviluppo urbanistico dell’area con un importante progetto artistico-culturale. Atelier, aule studio, esposizioni, un centro di formazione sostenuto da soldi pubblici e il contributo di mecenati europei. L’operazione di recupero prevede un intervento su una superficie di 80mila metri quadrati, nelle aree ferroviarie adiacenti al Nuovo Teatro dell’Opera. Costituita da sei capannoni adiacenti con struttura in muratura portante, copertura a falde in acciaio e legno, la struttura è stata classificata tra quelle di valore storico artistico.
Già inserito nel Regolamento Urbanistico vigente e ratificato con l’approvazione dell’Accordo di Pianificazione con Regione Toscana, si tratterà di uno dei principali interventi di rigenerazione urbana possibili sul territorio di Firenze. «È l’ultima grande area urbana da riqualificare che stiamo pianificando», continua Nardella facendo riferimento agli altri progetti di rigenerazione urbana, sui quali, in questi ultimi anni, si sono concentrate le attenzioni tanto del settore pubblico quanto di quello privato. «L’idea è quella di realizzare un centro per le arti contemporanee che non sia soltanto legato a mostre ed esposizioni ma anche alla formazione e ad atelier per i giovani talenti italiani e stranieri. Un centro che possa collegarsi, oltre che al resto della città, anche al Parco della Musica del Nuovo Teatro dell’Opera. In questo modo nascerebbe un vero e proprio quartiere delle arti e della cultura nella porta ovest del centro di Firenze».