Nuovo anno, nuove manovre anche nel settore cultura. Il ministro Gennaro Sangiuliano ha infatti deciso di non rifinanziare ItsArt, la piattaforma di streaming che l’ex ministro Dario Franceschini aveva ribattezzato «la Netflix della cultura italiana», che in meno di un anno ha perso circa 7,5 milioni di euro.
Anche se la notizia viene diffusa in queste ore, se ne parlava già da tempo e l’atto ufficiale della messa in liquidazione di ItsArt risale al 29 dicembre 2022.
Le prime accuse, in verità, erano arrivate lo scorso giugno, quando il capogruppo della Lega in commissione Cultura alla Camera Daniele Belotti aveva definito ItsArt un pozzo senza fondo, un progetto sicuramente da rivedere.
ItsArt era stata lanciata come piattaforma digitale nata per diffondere e sostenere il patrimonio artistico e culturale italiano nel mondo, con l’appoggio di numerose istituzioni culturali, controllata da Cassa Depositi e Prestiti con una partecipazione al 51% e con il supporto di Chili.
Un’iniziativa che partiva di certo con ottime premesse ma che lungo il percorso non ha incontrato il seguito sperato. Un flop? Di sicuro per il Ministro un progetto che non ha funzionato e i numeri in effetti parlano chiaro.
A rendere ancora più critica la situazione oltre al bilancio disastroso sono i tre amministratori delegati che si sono succeduti in un solo anno.