Tra i più influenti mercanti specializzati in Costruttivismo, Op art e Pop art, Hans Mayer è morto il 31 dicembre a 82 anni. La sua scomparsa è stata confermata dalla Galerie Hans Mayer di Düsseldorf, in Germania, da lui fondata.
Nato a Ulm nel 1940, Mayer apre la sua prima galleria a Esslingen, in Germania, a 25 anni, con una mostra dedicata a Josef Albers, con la musica di John Cage. La Galerie Hans Mayer, nel 1967, è tra le fondatrici di Kunstmart Köln, precursore di Art Cologne e prima fiera d’arte al mondo. Nel 1969 Mayer trasferisce la sede della galleria a Düsseldorf, esponendo per primo Andy Warhol in Germania. Successivamente, nel 1979, facilita l’incontro tra Warhol e Joseph Beuys, dando vita a una convergenza storica.
Negli anni Mayer ha coinvolto e lavorato con numerosi artisti come Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein, Frank Stella, Ellsworth Kelly, Tom Wesselmann e Sol LeWitt, nonché icone culturali come Dennis Hopper, Karl Lagerfeld e John Lennon. E poi ancora negli anni Novanta: il video artista Nam June Paik, Keith Haring, Jean-Michel Basquiat, Kenny Scharf, Robert Longo e Tony Oursler.
Nel 2008 Hans Mayer ha ricevuto il premio European Gallery per il suo impegno quarantennale nell’arte contemporanea.