NAM – Not A Museum presenta il nuovo progetto editoriale di SUPERBLAST

A conclusione del periodo di residenza, viene presentato il catalogo che restituisce i lavori realizzati dagli artisti a Manifattura Tabacchi

Come passato e futuro convivono nel presente? Cosa imparare dalla crisi, dai processi di collasso e recupero? Cosa rimarrà alle future generazioni di fronte all’infinita stratificazione che caratterizza il tempo che viviamo?
Erano queste le domande che la call di SUPERBLAST poneva agli artisti che hanno partecipato al programma di residenze presso Manifattura Tabacchi.

Venerdì 16 dicembre alle 18:30, NAM – Not A Museum presenta,la pubblicazione della seconda edizione del progetto di residenze d’artista SUPERBLAST, edita da NERO Editions e prodotta da NAM – Not A Museum, alla presenza degli artisti e degli autori. La pubblicazione raccoglie pensiero critico e lavoro artistico in un unico progetto editoriale con i contributi degli autori e autrici Angela Balzano, Ivan Carozzi, Giulia Crispiani, Federico Di Vita, Matteo Grilli, Laura Tripaldi e degli artisti e artiste Irene Adorni, Roberto Fassone, Beatrice Favaretto, Lorenzo Lunghi, MERZBAU, Davide Sgambaro, con testo editoriale di Caterina Taurelli Salimbeni e postfazione di Caterina Molteni.

Gli artisti vincitori del bando Irene Adorni, Roberto Fassone, Beatrice Favaretto, Lorenzo Lunghi, MERZBAU e Davide Sgambaro, hanno risposto alla call ideando e realizzando sei progetti che hanno creato un percorso individuale e condiviso.
Tutte le opere prodotte, sono poi confluite nella mostra collettiva nel paese delle ultime cose lo scorso settembre, a Manifattura Tabacchi. Abbandonando la forma tradizionale del catalogo, il volume è il risultato dello scambio vivo tra autori e autrici e raccoglie materiale di ricerca, documentazione fotografica, narrazione ed esplorazione teorica, accogliendo al proprio interno l’inafferrabilità del tema indagato e restituendo un’istantanea precisa e puntuale della condizione contemporanea. Tra i temi della ricerca: la traduzione del movimento del corpo in principio di costruzione del reale, la fattibilità di realizzare un collettivismo ecologico a fronte di una cultura individualista, il collasso dello spettacolo attraverso la sperimentazione di pratiche e fantasie apocalittiche, i comportamenti generazionali alla luce dell’ideologia contemporanea del lavoro, la realizzazione di progetti editoriali slegati da finalità produttive di consumo, la rappresentazione della sessualità liberata da dinamiche patriarcali. 

*nel paese delle ultime cose è disponibile, in tiratura limitata, nello shop online di NERO. Per l’evento è invece consigliata la prenotazione su Eventbrite.

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