La natura ama nascondersi: Visionarea presenta al pubblico le opere di Benedetto Pietromarchi

Lo spazio romano situato nell'Auditorium della Conciliazione ospita una serie di lavori dell'artista ispirate al paesaggio della città eterna

Una nuova mostra di Visionarea ArtSpace a Roma presenta al pubblico le opere di Benedetto Pietromarchi. Dal 24 novembre al 14 gennaio 2023, La natura ama nascondersi, a cura di Ornella Paglialonga, espone 8 sculture ispirate alle statue del Ponte Vittorio Emanuele II e 2 grandi tele d’artista nate dalle terre del fiume Tevere, lavori che sviluppano una riflessione su più livelli: uno visivo legato ai materiali come le terre, l’acqua e gli elementi naturali, uno storico che affronta i temi del cambiamento geologico, della necessità di creare un equilibrio tra uomo e animale e infine uno fantastico.
La mostra nasce dallo sguardo di Pietromarchi a pochi metri dall’Auditorium della Conciliazione, da Ponte Sant’Angelo a Ponte Vittorio Emanuele II, nel punto in cui si staglia il fiume Tevere, dove al di sotto scorgiamo un habitat composto da numerose creature e una vegetazione lagunare, fangosa e vibrante.

Visionarea nasce all’interno dell’Auditorium Conciliazione, – con il sostegno della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele. Con la mostra di Pietromarchi, lo spazio conferma la sua vocazione ad avamposto contemporaneo in costante confronto e dialogo con Roma, interpretandone le nuove tendenze e mettendole in relazione con la valorizzazione del patrimonio.

Benedetto Pietromarchi, courtesy Visionarea

«Benedetto Pietromarchi – commenta il Prof. Emanuele – affida a questa sua mostra un messaggio ben preciso: l’urgenza di ritrovare, anche attraverso l’arte, una dimensione più naturale – quasi primordiale – dell’esistenza umana. Lo fa operando in stretto dialogo con il territorio circostante, che valorizza attraverso l’utilizzo di materiali naturali (le terre delle sponde del Tevere, ad esempio) e il rimando concettuale alla flora e alla fauna locali. Il medium prediletto è l’argilla, che l’artista sceglie per la sua plasticità e perché è un materiale che consente la lavorazione diretta, il contatto fisico, il rapporto con il corpo. Mi fa piacere tra l’altro ricordare che Pietromarchi, in passato, ha collaborato con l’artista Niki de Saint Phalle – a cui ho dedicato una grande esposizione a Palazzo Cipolla nel 2009 – per la realizzazione del Giardino dei Tarocchi a Capalbio, e nel 2018 è stato tra i protagonisti della mostra diffusa, promossa anch’essa dalla Fondazione Terzo Pilastro, dal titolo “Foresta Urbana” a Palermo».

La natura ama nascondersi è un frammento di Eraclito tirato in ballo per tentare di rispondere alle domande poste dall’artista, dove i rapporti tra uomo e natura, creazione e distruzione della materia, giocano un ruolo fondamentale, fortificando e intralciando l’identità dell’opera. In questa successione di contrari si nasconde la struttura fondante del tutto. La riflessione di Pietromarchi è in una possibile armonia che ci governi, così attraverso le sue opere, prova a dar voce a tutti quegli elementi naturali che gridano per tornare al proprio equilibrio. Una componente importante nel lavoro dell’artista è l’uso di materiali quali la terracotta e la ceramica, cosa che rende il suo lavoro estremamente dispendioso, poiché i costi delle cotture sono molto alti. Per questa mostra, l’artista ha scelto di lasciare gran parte delle sue sculture crude, evitando così uno spreco eccessivo di risorse energetiche. La sua scelta ci riporta alla mente il pensiero di Levi-Strauss e il suo famoso saggio Il crudo e il cotto. Nell’atto di Pietromarchi c’è, in qualche modo, anche un intento simbolico, oltre che tecnico-energetico: e cioè la necessità di regredire creativamente dallo stadio culturale a quello naturale, dalla società delle regole a quella del mito. Anche se per l’antropologo francese il passaggio dal “crudo” al “cotto” si riferisce al cibo, il discorso può naturalmente essere applicato anche alla terracotta e alle sue procedure. 

Benedetto Pietromarchi, La natura ama nascondersi
Dal 24 novembre 2022 al 14 gennaio 2023
Opening: mercoledì 23 novembre 2022 dalle 18:30 alle 21:00
VISIONAREA Art Space – Auditorium della Conciliazione
Piazza Pia, 1 –  Roma