È scomparso a 81 anni Pio Monti, storico gallerista romano, protagonista della vita culturale dal secondo dopoguerra a oggi. Nel suo spazio espositivo sono stati ospitati i più grandi artisti del secondo Novecento.
Nato a Macerata nel 1941, è solo negli anni ’60 che Pio Monti, giovane rappresentante di prodotti cosmetici oltre che appassionato di arte contemporanea, inizia a frequentare Roma ed il Caffè Rosati, punto d’incontro romano delle avanguardie artistiche ed intellettuali di quel periodo. È qui che conosce l’artista anconetano Gino De Dominicis, con cui in seguito condividerà l’appartamento romano di via San Pantaleo. Con De Dominicis, Monti strinse una stretta e duratura amicizia, tanto che Monti proporrà nelle sue gallerie future ben 9 mostre dell’artista, in cui spesso le opere erano il risultato del sodalizio tra i due.
Fu in questo periodo poi che ebbe i primi contatti di amicizia con alcuni degli artisti che caratterizzeranno il suo percorso come gallerista. È nel 1969 che apre la sua prima galleria a Macerata con il nome di Artestudio mentre nel 1975 inaugura la Galleria Pio Monti in via Principessa Clotilde, per poi trasferirsi, sul finire degli anni ’70, prima in via dei Chiavari, in uno spazio espositivo disegnato da Carlo Berarducci, poi alla Galleria PIOMONTI arte contemporanea in Piazza Mattei. Negli anni ’90, parallelamente alla attività romana, Pio Monti decise di riaprire una sede della galleria anche a Macerata. Al 2015, invece, risale l’apertura della Galleria L’Idill’io arte contemporanea in Piazza Giacomo Leopardi, a Recanati.
Monti faceva parte di una generazione di galleristi che avevano girato l’Italia portando le opere porta a porta dai collezionisti e dagli appassionati. Ha vissuto tutta la sua vita con gli artisti, condividendo con loro esperienze, avventure e viaggi. “Pio Monti è stato un gallerista estroso, particolare, unico. Da oggi siamo tutti vedovi e orfani”, ha raccontato commosso Achille Bonito Oliva.