Gli artisti ucraini in residenza al Castello di Santa Severa mostrano i loro lavori. Si conclude il I capitolo del progetto della Quadriennale

Studi aperti il 29 e il 30 ottobre: gli artisti ucraini si confrontano con Edoardo Aruta e Caterina Morigi per poi spostarsi in Sardegna

Sabato 29 e domenica 30 dalle 10.00 alle 19.00 aprono al pubblico gli studi degli artisti ucraini in residenza al Castello di Santa Severa. Si tratta della conclusione del primo capitolo di Et in Arcadia ego, progetto a cura della Quadriennale di Roma che si propone di mettere in dialogo artisti ucraini e italiani in uno scambio di pensieri e di progetti concreti. L’iniziativa, che troverà seguito per altri due mesi in Sardegna, coinvolge gli artisti ucraini Dariia Chechushkova, Danylo Galkin, Mykola Ridnyi, Sasha Roshen in confronto con gli italiani Edoardo Aruta Caterina Morigi nella tappa laziale e con Ambra Iride Sechi e Giulia Casula nel loro soggiorno in Sardegna.

Dariia Chechushkova (Odessa, 1999 – vive e lavora a Odessa), è un’artista concettuale che lavora principalmente con scultura, ricamo e pittura; Danylo Galkin (Dnipro, 1985 – vive e lavora a Uzhhorod), si concentra invece sui media dell’installazione e della scultura, con interessanti esiti anche nella grafica e nella pittura; Mykola Ridnyi (Kharkiv, 1985 – vive e lavora a Kiev), artista e curatore, è particolarmente legato ai media del video e della scultura site specific; Sasha Roshen (Kharkiv, 1996 – vive e lavora a Kyiv) è pittore e disegnatore.

Accanto a loro sarà possibile visitare gli studi di Edoardo Aruta (Roma, 1981 – vive e lavora a Venezia) artista visivo la cui ricerca si esprime attraverso una pluralità di linguaggi per indagare i fenomeni sottostanti l’esperienza di vita quotidiana; Caterina Morigi (Ravenna, 1991 – vive e lavora a Bologna) artista visiva che utilizza i linguaggi dell’installazione, della fotografia, della scultura e del disegno rintracciando i processi di trasformazione della materia

Et in Arcadia ego nasce dalla volontà del MiC-Ministero della Cultura di promuovere delle residenze artistiche in Italia per giovani autori la cui crescita artistica e il cui impegno professionale all’interno del proprio Paese stanno conoscendo un periodo di grande sofferenza. Un’occasione per sostenere il loro lavoro ma anche per far conoscere la scena creativa ucraina contemporanea nel nostro Paese. Pertanto sono state coinvolte nel progetto due curatrici ucraine, Valeriia Pliekhotko e Sofia Yukhymova, oltre a Gaia Bobò, curatrice in residenza alla Quadriennale di Roma, per dare struttura al percorso e alla sua narrazione.

La residenza rientra nell’ambito di un’iniziativa più ampia, elaborata su invito del MiC, per la politica di sostegno agli artisti ucraini e realizzato con il sostegno di MiC, Regione Lazio e Fondazione di Sardegna all’interno della piattaforma progettuale ARS/Arte Condivisa in Sardegna, in collaborazione con la sede di Cagliari dello IED – Istituto Europeo di Design.

Il Castello di Santa Severa, in provincia di Roma, è stato scelto come luogo di residenza in funzione della sua posizione privilegiata a picco sul mare: un avamposto strategico, in prospettiva futura, per diffondere l’arte anche nei territori periferici della regione. Qui la Regione Lazio, partecipante della Fondazione, ha già compiuto quest’anno un grande investimento dal punto di vista culturale, che rafforza con questa iniziativa di altissimo profilo artistico. La seconda parte della residenza si svolgerà invece all’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari e vedrà realizzati dei workshop creativi nella biblioteca dello IED. La presenza della Quadriennale in Sardegna intende evidenziare il ruolo di un’istituzione nazionale nel partecipare a un rafforzamento della presenza del contemporaneo anche in città e territori in cui sono ancora poche le strutture dedicate. 

video di Francesco Talarico

Castello di Santa Severa
SS1 Via Aurelia, Km 52,600 00058 – Santa Marinella
Sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022, ore 10.00 – 19.00

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